Il maggiore dinamismo e la minore influenza del sub-tropicale intesi come trend di fine mese e di inizio marzo si confermano e dettano il corso dei prossimi giorni. Gli esatti profili barici di quanto maturerà nell’ambito dei primi 3-5 giorni di marzo sono ancora oggetto di analisi, ma, nel complesso, possiamo caratterizzarli come genericamente ancorati ad ondulazioni di una certa entità e ad un fronte polare più inquieto e più basso di latitudine. Un tale progresso nella direzione di una stagione più variabile e, più o meno, in sintonia con il periodo, non è poco. Il regime stagnante e mite che ha governato il tempo mediterraneo per buona parte di febbraio potrebbe, dunque, diventare un ricordo e lasciare spazio ai dettami tipici di un mese che, come sappiamo, è, nella sua versione più classica, di transizione ed associato al massimo della variabilità. In questo contesto evolutivo, tra l’altro, nulla toglie che si possano determinare le condizioni per tardivi e significativi afflussi freddi, anche se certi disegni in tal senso risultano in certe prospettive di medio-lungo termine tutte da confermare. Quello che è ben più certo è che la sbuffatina in atto si colloca nell’ambito di un quadro evolutivo più generale che vede le alte pressioni della fascia sub-tropicale muovere ondulazioni successive degne di nota verso settentrione ad aprire a spinte nord-atlantiche instabili se non a vere e proprie spinte settentrionali o nord-orientali. Che l’inverno tenda a fare la sua parte a fine febbraio o ad inizio marzo è, per i freddisti, non così piacevole ma con questo dobbiamo fare i conti. Naturalmente non stiamo parlando di chissà quali afflussi freddi. Stiamo parlando, comunque e come detto, di qualcosa che attiene al periodo stagionale e non tanto di afflussi freddi quanto di una dinamica generale che, nel suo modo di correre, oltre a sfumare o cancellare inquietanti e siccitosi domini anticiclonici ed a riportare i valori delle temperature nel loro ambito naturale, potrebbe riservare qualche benefica pioggia in più. Speriamo. Il disegno illustra la situazione prevista in quota intorno ai giorni 3/4 marzo e, con le frecce piccole, la tendenza immediatamente successiva…
Pierangelo Perelli