I capricci di stagione, ed in particolare del periodo, sono certi cambiamenti degni di essere definiti ribaltoni e che, in un gergo più tecnico, possono essere definiti “reverse”. L’inversione del disegno barico che si profila nel corso dei primi giorni di aprile si riferisce alla situazione su scala euro-atlantica e corrisponde alla scomparsa del promontorio afro-mediterraneo di fine mese a favore di un contesto di segno opposto, ovvero depressionario. Va da sé che detta nuova disposizione barica europea e mediterranea collima con relativa inversione barica in oceano dettata da rialzi barici a largo e verso le alte latitudini capaci di trasformare la falla stagnante dell’atlantico iberico in circolazioni cicloniche passibili di fuga retrograda oppure di richiamo, aggancio o fasatura da parte della saccatura che si profila in rapida discesa da nord o nord-est a sud o sud-ovest alle longitudini dell’europa occidentale. La sostanza di tutta questa esposizione è quella che detta un passaggio progressivo, ma anche non così lento, da una situazione da avanzata primavera nel segno del sub-tropicale ramo africano alla situazione di un affondo sull’europa sud-occidentale capace di attivare un corso dalla disposizione ciclonica in mediterraneo centro-occidentale. Il disegno si riferisce alla situazione generale prevista per i giorni 3-4 aprile e segnala il suddetto affondo nel suo stadio baroclino ovvero evolutivo o in maturazione, ben caratterizzato dal polo freddo o dalla disposizione ciclonica in quota sul golfo di biscaglia a cui conseguono la diminuzione della pressione in mediterraneo occidentale e l’avvio di correnti meridionali e relativamente instabili sulla penisola. Altrettanto la simbologia serve ad indicare il cambiamento barico che vede il ritiro verso est e sud del promontorio africano, la rimonta in alto oceano e l’apertura della porta del nord-atlantico all’altezza dell’europa nord-occidentale. Che dunque i giorni della pasqua ma, soprattutto, quelli successivi possano essere giorni ben diversi da quelli di una primavera stabile è assai probabile, fermo restando che il tutto sarà da verificare meglio e con maggiori dettagli nei prossimi giorni…
Pierangelo Perelli