Il contesto meteo generale che ci sta accompagnando è chiaro nonché abbastanza solido, nel senso che tende anche ad una certa persistenza. Se ci spostiamo ai primi di marzo ed alla situazione prevista intorno ai giorni 3/4 notiamo un quadro non troppo dissimile dall’attuale ed ancorato alla classica dominante oceanica e nord-atlantica, più o meno ondulata e più o meno incisiva. Il relativo forcing non mostra particolari momenti di stanchezza e, di conseguenza, anche poca conformità alla possibilità di continentalizzazioni e di corrispondenti sbuffate fredde. Detta possibilità non la si può escludere completamente ma non sembra così presente nelle corde dei forecast di medio/lungo, e sembra, invece, che gli stessi movimenti freddi siano destinati a mantenersi piuttosto a nord o a nord-est. Il modesto scand+ in graduale maturazione nel corso di quei giorni appare, per le nostre latitudini, poco o per nulla influente, giacché tenuto in questa condizione dal forcing atlantico sopra indicato e che spinge sulla base di una disposizione depressionaria euro-oceanica con asse nord-ovest/sud-est e con spinta sino al mediterraneo. La simbologia associata al disegno della situazione generale prevista per i giorni 3/4 vuole spiegare proprio questo tipo di dinamica, con le frecce grandi continue indicative dei forcing della medesima situazione a dominante oceanica e con le frecce grandi tratteggiate indicative di quello che dovrebbe succedere al fine di un freno all’atlantico e di una continentalizzazione con eventuale influenza della configurazione scand+. In verità alcuni modelli l’ipotesi di una evoluzione del genere la considerano, ma la considerano in un lungo termine più avanzato ed anche nelle vesti di qualcosa di assai temporaneo…
Pierangelo Perelli