Editoriali Slider — 28 Gennaio 2025

Il cambio di configurazione meteo, precedentemente indicato, scatta a fine mese ed inquadra l’evoluzione dell’ennesima ondulazione negativa oceanica, destinata a depressione di chiusura ed a circolazione in grado di delineare il corso di una modesta irruzione. Con la chiusura ad ovest e l’espansione anticiclonica verso nord e verso est sul continente diventa ovvia conseguenza il disporsi di un asse di saccatura est/ovest o nord-est/sud-ovest, in grado di richiamare masse di aria più fredde continentali. Da qui la possibilità, ad inizio febbraio, di un contesto più invernale, con moderata circolazione ciclonica mediterranea e con correnti più fredde dell’est, soprattutto su centro-nord ed adriatico. Le attuali proiezioni, però, non descrivono detta evoluzione come qualcosa di attinente ad un rex-blocking ed alla possibilità di un significativo e duraturo afflusso freddo. Lo descrivono, invece, come un modesto afflusso freddo di durata limitata, offuscato da un forcing occidentale delle medie latitudini che ad un disegno rex-blocking si oppone, spingendo nella direzione di affermazioni anticicloniche mediterranee, si modeste ma certamente in grado di porre in opposizione di fase la sacca fredda continentale e la stessa circolazione negativa mediterranea, destinata a circolazione chiusa defilata verso ovest e verso il nord-africa. C’è da dire, tuttavia, che, al netto di una evoluzione che, nel complesso, continua a dettare non poche incertezze, eventuali affermazioni anticicloniche continentali più solide e più dislocate verso nord, che i modelli intravedono nel lungo termine, potrebbero dare vita a nuove successive, e più o meno durevoli, sbuffate orientali. Il disegno si riferisce alla situazione generale prevista intorno ai giorni 2/3 febbraio in cui risulta chiaro il disegno della, ancora in corso, irruzione sopra descritta, ma in cui risulta anche, enfatizzata dalla simbologia, la direzione evolutiva del sistema ciclonico che si frammenta e che divarica in due rami, ponendo un ostacolo all’aria fredda della saccatura balcanico-adriatica destinata a muovere verso est, e delineando un cut-off iberico destinato al nord-africa…

Pierangelo Perelli

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