Editoriali Slider — 28 Novembre 2019

Il cambio circolatorio prospettato per inizio mese si conferma ma si configura anche non come una bella e franca irruzione artica bensì con le caratteristiche di una ondulazione assai temporanea. Una ondulazione come la suddetta identifica la classica perturbazione o la classica oscillazione del fronte polare rapidamente ripianata dal forcing zonale, anche se in grado di sganciare una sacca di aria fredda destinata a cut-off mediterraneo. Una evoluzione siffatta, perfettamente aderente alla fisiologia di un vortice polare sollecitato ma anche tendenzialmente piuttosto compatto, delude, in buona parte, le aspettative dei freddisti anche se non esclude, di certo, successive future sollecitazioni o pulsazioni. Ad onor del vero l’onda sub-tropicale atlantica, in veste di pattern wave2, si presenta assai bene ma non sembra che sia in grado di opporre resistenza al forcing occidentale. Ciò detto la possibilità di una sfuriata fresca o fredda, seppur repentina e con le caratteristiche degli afflussi continentali, non è sicuramente e totalmente esclusa, ma è altrettanto chiaro che, in nulla, ameno stando alle ultime proiezioni modellistiche, la medesima promette la forma di una vera e propria azione o fase fredda durevole e significativa. L’onda negativa annessa alla ondulazione, peraltro anche non così intensa, sembra puntare piuttosto a largo a coinvolgere l’iberia per poi residuare in una circolazione chiusa abbandonata ad un flusso occidentale derivato delle basse latitudini in grado di operarne il graduale trasferimento da ovest ad est. Da una tale evoluzione, sempre complicata da decifrare, può derivare, sin da inizio settimana, l’ennesima fase variabile e/o perturbata collegata a depressione mediterranea in lento transito ed associata a richiamo di venti sciroccali al sud e di venti di grecale più freddi al centro-nord. Esaurito detto articolato e lungo episodio e dopo il fisiologico recupero di un minimo di stabilità saranno quindi da verificare, scrutando nella seconda decade del mese, le possibilità di ulteriori pulsazioni associate a sogni freddisti rispetto alla conservazione di un contesto ovest-est con ondulazione modesta o assente se non, addirittura, con dominante anticiclonica. Il disegno delinea la situazione prevista in quota ed al suolo ad inizio settimana e le tendenziali dominati occidentali sopra menzionate…

Pierangelo Perelli

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