A proposito di uragani e dell’uragano “Ida” se osserviamo le mappe a 500 hPa di oggi e quelle dei prossimi giorni possiamo bene avere indicazioni di come si muoverà “Ida”, di come si muovono o si possono muovere gli uragani USA e di quali destini li attendono in genere. La mappa di oggi segnala “Ida” sul sud-est USA e in lenta risalita; la mappa di mercoledi lo segnala non più come uragano ma come depressione agganciata dal grande flusso ovest-est dominante della fascia temperata. Nella mappa del prossimo mercoledi possiamo poi osservare un nuovo probabile uragano in formazione in pieno oceano e ad ovest dell’africa. L’aggancio sopra menzionato, che si realizza in pieno quando gli uragani risalgono di latitudine a sufficienza, può essere quello che li trascina verso le coste dell’europa, e talora, come a volte è successo in passato, mantenendone anche relativamente attiva la forza. Ma, per fortuna, e verosimilmente come sembra dover accadere nel caso di “Ida”, questo si realizza raramente poiché il più spesso delle volte tutto degenera in normale depressione atlantica. I disegni, con la simbologia, forniscono anche l’idea di come gli stessi uragani, che iniziano in forma di piccola tempesta tropicale, si spostano poi da est verso ovest e verso le coste statunitensi, mossi da quella che è la circolazione prevalente a quelle latitudini, dettata dagli alisei e, praticamente, di direzione opposta a quella del nostro jet stream e dei flussi in media ed in alta troposfera delle nostre latitudini…
Pierangelo Perelli