Il tempo di questi ultimi giorni ha certamente meritato di essere commentato con termini come marcata depressione sul ligure tirrenico, significativo guasto di fine agosto, temporaneo stop dell’estate, ecc. ecc.; un pò meno, però, con i soliti termini da catastrofe che, in situazioni di questo tipo, si leggono e si sentono qua e là, come ciclone, uragano, medicane, per non parlare di termini come disastro imminente ecc. ecc. Per carità, non che non si potesse formare il famoso e raro “medicane” o uragano mediterraneo. Ma non è tanto questo. E’ proprio il solito e, a mio parere, assai discutibile, vizietto di fare clamore, di esagerare, e di farlo talora anche in modo, sempre a mio parere, tecnicamente scorretto, grottesco, pacchiano. Evidentemente per alcuni quando arriva una saccatura che forma la classica ma normalissima depressione sul golfo ligure parlare di depressione risulta complicato ed è più semplice parlare di ciclone, uragano mediterraneo e cose del genere. Lo so che una depressione come quella di questi giorni è un ciclone; ma so anche, come lo sa chi usa questo termine, che un suo uso fatto in questo modo, è improprio perché lo confonde con i classici cicloni tropicali, che sono ben altra cosa. Sarebbe appropriato parlare ad es. di circolazione ciclonica, perché renderebbe meglio l’idea. Ma non colpirebbe, non allarmerebbe, non farebbe clamore. Ecco perché giudico certa informazione non informazione ma qualcosa d’altro. E mi si perdoni, ma da sempre non ho una grande simpatia per tutti gli atteggiamenti in cui individuo, a torto o a ragione, speculazione, ricerca a tutti costi di attenzione e consenso, disonestà intellettuale, l’approfittare dell’ignoranza altrui (vedi oroscopo, maghi, ecc.), e cose similari. Dunque la stagione ha subito un brusco stop e ha portato, seppur non in maniera così estesa, quanto le situazioni come questa portano, ovvero temporali e localmente fenomeni di un certo rilievo e nubifragi. Una situazione che, per come racconta il disegno riferito al contesto odierno, sussiste ancora ed andrà stemperandosi gradualmente, sulla base del progressivo trasferimento verso levante della medesima depressione. Sempre altrettanto progressivamente avremo, pertanto, al netto di possibili recrudescenze, un certo miglioramento, dettato dalla configurazione di un rialzo barico associato ad un profilo, inizialmente e più o meno, zonale. Ecco che settembre potrebbe, dunque, iniziare nel segno di un tempo discreto, si estivo ma con temperature accettabili. Per i successivi primi giorni dello stesso settembre, poi, è da valutare la possibilità di un cambio di configurazione nel segno del determinarsi di un cut-off o semi cut-off iberico (vedi simbologia) che, viste le conseguenti prospettive di un certo ritorno del sub-tropicale non è che, per i freddisti, deponga molto bene; ma, per fortuna, sembra anche che il medesimo sub-tropicale non abbia l’intenzione di fare marcata e duratura barriera, con la possibilità che, alla fine, finisca per prevalere un forcing ovest-est in grado di smuore la medesima depressione verso est o nord-est. Vedremo…
Pierangelo Perelli