riportiamo questa interessante testimonianza di Davide Santini
Ieri si è scritta una nuova pagina della storia meteorologica piemontese (e in parte valdostana e cantonticinese).
Le temperature praticamente estive non hanno eguali in questo periodo dell’anno, se non nella storia ondata di mitezza del 19 gennaio 2007.
Se è vero che un singolo episodio non fa un cambiamento climatico, dall’altro la frequenza allarmante con cui si battono (e talvolta sgretolano!) record termici plurisecolari di caldo (e quasi mai nessuno di freddo) dovrebbe far riflettere eccome.
Ne ho parlato coi miei studenti oggi: stiamo bissando l’assurdo inverno 2007, che all’epoca fece clamore e si pensava che si potesse riproporre dopo decenni: e invece dopo SOLI 13 ANNI siamo qui, a parlarne ancora, con uno assai simile come anomalie.
Ecco qui il cambiamento climatico: eventi di caldo che prima erano sconosciuti che ci sono, non solo a cadenza secolare, ma anche oramai decennale…
“La compressione per effetto favonico di aria subtropicale già particolarmente mite in origine (sulle Alpi occidentali, isoterma +15 °C a 850 hPa, circa 1500 m di quota) nel pomeriggio ha fatto salire le temperature quasi ovunque a livelli da record per febbraio, con diffuse punte superiori a 25 °C soprattutto tra la pianura torinese-cuneese, il Roero e le Langhe, valori 17-18 °C sopra media.”