La routine meteo di una stagione poco stimolante e priva di fantasie, che sembra doverci accompagnare almeno per tutta la prima decade di dicembre, passa attraverso il fugace transito mediterraneo di un moderato vortice e, successivamente, attraverso le vicende di un sub-tropicale deciso a tenere a debita distanza il flusso oceanico. Poi, qualcosa, e finalmente, potrebbe muoversi tra la fine della decade e l’inizio della successiva. Quanto fa intravedere l’ultima emissione di GFS, con sincerità, non corrisponde affatto ad una certezza ma, piuttosto, ad una tra le varie ipotesi; tuttavia la possibilità di un afflusso freddo a partire da quei giorni, certi modelli l’hanno già presentato in passato, ed il fatto che, sempre alcuni di essi, lo ripresentino, un pò di speranza ai freddisti la fornisce. Parlare di sogni, in meteo, non ha un granché di scientifico, ma agli appassionati di meteorologia e del freddo che, come il sottoscritto, interpretano la meteorologia anche in un modo onirico e poetico, un pò va loro concesso. Ed allora, anche se nel prossimo run, quel forecast sarà già stato nuovamente ridimensionato, proviamo a considerarlo ed a pensare che, davvero, il grande inverno in cui i freddisti sperano, possa arrivare proprio per come GFS ci mostra in questa ultima emissione di oggi. Il disegno mostra la situazione suddetta, prevista per inizio seconda decade, che da l’idea del significativo rialzo barico di blocco con lo stravaso di saccatura fredda artico-continentale in mediterraneo, e che, per come espresso dalla simbologia delle linee rosse e blu e delle frecce, tende poi ad evolvere nel classico scand+ con retrogressione continentale….
Pierangelo Perelli