Quanto stanno esprimendo il quadro barico ed i flussi generali su scala emisferica è in perfetta sintonia con il periodo stagionale e mostra segni inequivocabilmente ascrivibili alla stagione autunnale. C’è, in termini di relativa anomalia, da considerare la rimonta sub-tropicale sull’europa orientale e sino alle alte latitudini, ma è altrettanto vero che dalla parte dell’atlantico tutto sembra muoversi con modi canonici. Si osservano infatti un anticiclone azzorriano ben presente in pieno oceano e un disegno ciclonico, esteso dalla groenlandia all’europa, in conseguenza dell’azzorriano forzato a spingere azioni relativamente meridiane sugli USA orientali e sull’europa occidentale. E’ elevata, pertanto, la possibilità che detto profilo, anche senza evolvere in uno schema di blocco ad onde molto ampie e mantenendosi nella configurazione di una dinamica zonale semi-mobile, possa caratterizzare un corso meteo europeo instabile per qualche tempo nella prima parte del mese. Il disegno, riferito alla situazione di 500 hPa prevista su scala emisferica tra il 4 ed il 5 ottobre, vuole descrivere quanto detto ed è chiara nel mostrare, anche con la simbologia rappresentativa dei forcing principali, le dinamiche in questione. Vi si nota la grande area depressionaria che, con un polo principale groenlandese ed uno secondario nord-europeo, sfoga principalmente sul lato est del nord america e sulla parte nord-ovest del nostro continente, vi si nota il blocco dell’est e vi si nota un contesto generale di azione ciclonica sull’europa in grado di coinvolgere, con correnti umide sud-occidentali, in tutto o in parte, anche la nostra penisola, segnatamente quella centro-settentrionale…
Pierangelo Perelli