Il nuovo mese inizia, per come già indicato, con una fase di maggior protagonismo dell’anticiclone oceanico e, pertanto, con un clima più gradevole. Tra una azione sub-tropicale che vede solida ed invadente presenza di elevati valori barici in mediterraneo con rimonta del ramo africano, ed una in cui detta rimonta è ostacolata dalla estensione del ramo oceanico, sta la differenza che sta tra un clima più influenzato da subsidenza e richiami sud-occidentali o meridionali ed un clima più influenzato dal mite oceano. Non che avremo chissà quali diminuzioni termiche. Avremo, e lo speriamo parecchio, un clima, comunque, appunto più gradevole, più associato ai venti atlantici, meno associato alla cappa da subsidenza. E’, però, il centro-nord che, in prevalenza, risentirà di questo relativo cambio circolatorio. Il centro-sud, ben inglobato nella fascia del sub-tropicale ne risentirà, ma in misura assai minore. Ed il centro-nord ne risentirà, inevitabilmente, anche in termini di variabilità ed instabilità, in rapporto al profilo mobile ed ondulato della configurazione. Il conseguente scampolo di azzorre assai possibile potrebbe sostenere detta fase anche fino quasi a fine decade, ma c’è da dire che, oltre la prima settimana il quadro mostra la tendenza a nuovi cambi di scenario ancora da decifrare, tant’è che andare a scrutare oltre i giorni 6-7 rischia di farci osservare qualcosa che potrebbe certamente determinarsi, ma anche no. Tuttavia, dato che i modelli presentano in tal senso una certa univocità, possiamo quanto meno provare a dire che in dirittura di fine decade potrebbero riprendere quota rialzi barici mediterranei e, di certo, anche con una componente africana, tuttavia seguiti, nei giorni di inizio seconda decade da una evoluzione di rialzi barici ulteriore, stavolta, però, di matrice atlantica e proiettati a deviare il jet stream verso nord-est alle alte latitudini del continente. Dovesse concretizzarsi una tale evoluzione potrebbero venire a determinarsi le condizioni per spinte instabili di matrice settentrionale, di certo assai interessanti oltreché conformi ad un disegno rex-blocking, a correnti del nord-europa e ad instabilità. Il disegno, riferito alla situazione generale prevista intorno ai giorni 4 e 5 agosto, mostra evidente il corso zonale ed occidentale suddetto, con la moderata influenza delle azzorre, mentre la simbologia vuole dare l’idea della evoluzione di fine prima decade-inizio seconda decade sopra descritta, che non rientra di sicuro nelle certezze ma che, quanto meno, rappresenta una delle possibilità…
Pierangelo Perelli