Editoriali — 05 Maggio 2014

ANSA) – ANCONA, 5 MAG – Il presidente della Regione Gian Mario Spacca ha inviato una lettera al presidente del Consiglio dei ministri in cui chiede il riconoscimento dello stato di emergenza per ”i molti danni” subiti dalle Marche con l’alluvione del 2 maggio scorso. Il governatore fra un primo elenco delle criticità rilevate dopo le frane, gli smottamenti e gli allagamenti di abitazioni, aziende e infrastrutture, riservandosi di inviare la documentazione completa.

A Senigallia intanto i vigili del fuoco sono ancora alle prese con 300 interventi di prosciugamento in lista d’attesa. ”Altri 100 li abbiamo smaltiti nella notte – spiegano al Comando provinciale di Ancona -, ma nei seminterrati, garage e cucine degli alberghi sotto il livello del piano stradale ci sono due-tre metri di acqua”. Sei le colonne mobili di supporto giunte da mezza Italia: Firenze, Lucca, Venezia, Rovigo, Bologna, Roma, oltre che da Ascoli Piceno e Macerata.

Resta chiusa per una grossa frana caduta a Trisungo la Statale Salaria Ascoli-Roma.
ALLUVIONE NELLE MARCHE: SENIGALLIA DEVASTATA, LA DISPERAZIONE DELLA GENTE

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