L’estate ha assunto la fisionomia dei corsi occidentali ondulati e con fronte polare disposto alle latitudini dell’europa centrale o centro- settentrionale. Con questo tipo di conformazione il mediterraneo centro-meridionale risulta immerso nella piena estate del sub-tropicale mentre quello settentrionale risulta più esposto, transitoriamente, al moto di masse d’aria occidentali instabili. Su questo ultimo la relativa variabilità viene appunto ad accentuarsi in corrispondenza del transito del cavo d’onda negativo, che determina un temporaneo peggioramento. Una flessione di questo tipo è prevista nel corso delle prossime 24-48 ore. Il disegno generale offre una fisionomia da perfetta normalità, e, ancorato ad un forcing occidentale e ad un anticiclone azzorriano intraprendenti, anche relative garanzie di un proseguimento stagionale senza estremi. Se, in ogni caso, la minaccia di affondi iberici e di rimonte africane, rimane presente, il jet stream non sembra cosi tanto invogliato a perdere di inerzia ed a scompaginarsi. In termini di propria perturbazione predilige, semmai, l’azione da toccata e fuga, con lo sgancio di gocce fredde destinate ad isolamento e che non ne alterano il corso generale. Una goccia fredda che matura in sede iberico-marocchina, desta sempre, comunque, relative afro-allergie, ma, nel caso della prossima settimana, forse e per fortuna, non in modo eccessivo. Nel corso della settimana e, soprattutto, da metà settimana, dovremo proprio fare i conti con un episodio del genere e, pertanto, sia con la rimonta mediterranea dell’africano che con una esplosione di caldo sul nostro centro-sud. Tuttavia, per effetto delle ragioni dinamiche prima descritte, la rimobilizzazione della falla iberica e la spinta e l’azione, a monte, di una successiva ondulazione atlantica, dovrebbero rendere il caldo episodio di breve durata, con ripristino, almeno temporaneo, della configurazione in atto…