I segni di di fine stagione stanno maturando nel contesto di una configurazione di ristagno, con storie di domini e di contrasti lontani dalle disinteressate westerlies. Il flusso dominante corre dal basso oceano in direzione delle alte latitudini, sulla base di un forcing tuttora significativo. Di interesse l’onda positiva aleutinica del pacifico, collaborativa della fornitura di una precoce fase fredda sugli stati centro-settentrionali USA. Ma quella è un’altra storia, e, fantasiosamente, sminuitiva di un azzorriano mai vero protagonista della nostra stagione ed anche adesso per nulla geloso di eventuali affermazioni africane. Il ristagno è e continua ad essere tale da rendere i flussi ovest-est effimeri. La figura, che delinea la situazione di metà settimana mostra, infatti, la circolazione depressionaria del tempo instabile degli ultimi giorni ancora tra il mar nero e la penisola balcanica, mentre il cut-off atlantico non sembra così minaccioso proprio perché in approfondimento ed in stagnazione. Quest’ultimo potrebbe, addirittura, cercare e trovare, svogliatamente, strade di retrogressione, di fronte ad una possibile rimonta positiva sahariana quale promessa di caldi ritorni estivi sul centro-sud. Uno sblocco, associato ad un flusso occidentale con affondi mediterranei ed aumenti barici atlantici, e, dunque, un cambio circolatorio vero e proprio, potrebbero poi maturare più avanti ma non prima della settimana successiva…