Editoriali — 14 Settembre 2014

Installazione a bordo di un turboessicatore dedicato al trattamento dei rifiuti biodegradabili, oltre 11.900 bottiglie di vetro per ogni crociera sostituite con bottiglie in plastica PET riciclabili per un totale di 7.300 kg di vetro risparmiati, e 6.500 vasetti di yogurt in plastica rimpiazzati con brik in tetrapak da 1 litro, oltre 1.400 passeggeri coinvolti in attività di educazione ambientale sull’uso consapevole della carta: sono alcuni dei risultati ottenuti sulla nave da crociera Costa Pacifica nell’ambito del progetto europeo “Sustainable Cruise”.

Partito nel settembre 2011 e conclusosi il 30 giugno scorso, il progetto, del valore di 2,7 milioni di euro e cofinanziato dalla Ue al 50%, aveva per obiettivo di sperimentare, nell’ambito di una “nave pilota” modelli di gestione e tecnologie innovative che rispondessero agli obiettivi stabiliti dalla Direttiva europea sui rifiuti, che possono essere riassunti nelle cosiddette 3R: Riduzione, Recupero, Riciclo.

Per la prima volta al settore delle crociere è stato applicato il principio secondo cui i rifiuti sono una risorsa e come tali vanno gestiti anche a bordo. Le azioni sperimentate su Costa Pacifica, informa la compagnia, sono state poi estese a tutte le navi della flotta Costa Crociere.

Oltre che sulle tre filiere principali di rifiuti oggetto di sperimentazione – imballaggi, carta e rifiuti biodegradabili – il progetto ha 52 porti del Mediterraneo in un’attività di “censimento” delle strutture dedicate alla gestione dei rifiuti realizzata attraverso la creazione di una piattaforma web dedicata, che sarà aggiornata due volte all’anno.
fonte: Ansa.it1343756851940_pacifica

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