Editoriali — 27 Agosto 2013

riportiamo questo interessante articolo, ben spiegato, dove secondo l’autore, il prossimo inverno potrebbe essere piuttosto mite

po

Ovviamente si tratta sono di una piccola premessa vista la distanza temporale, ma volevamo porre lo sguardo lontano con i primi tasselli teleconnettivi che si vanno delineando.

La prossima stagione appare molto complessa forse quella piu’ complicata degli ultimi anni, quasi il sentore che possa spuntare l’elemento a sorpresa, anche perche’ nelle ultime stagioni i colpi di scena non sono davvero mai mancati. Il tutto parte dall’attivita’ della nostra stella il vero motore energetico del sistema terra, determinante anche in termine di attivita’ geomagnetica terrestre a stretto rapporto con l’indice zonale e relativa forma delle semi-permanenti nord-emisferiche(aleutinica ed islandese),la quale nonostante mostri una moderata ripresa non rappresenta una vera accelerazione sostanziale, rimanendo in attivita’ dunque debole o moderata.Passando ad analizzare alcuni tasselli fondamentali in sede nord-emisferica non possiamo che citare l’AMO sempre nella sua fase positiva seppure in modo meno accentuato,caratterizzando azioni di blocco sul settore NATL.
Passando invece all’area nevralgica ENSO dobbiamo premettere che nelle ultime stagioni le fasi negative sono assolutamente state prevalenti, condizionando non poco la strutturazione del VPS ,rendendolo inattaccabile e spesso condizionando il segno dell’AO in termini di pre-condizionamento dopo l’iniziale decoopling stagionale(disturbi dal basso),con lo sforamento della soglia del NAM(1,5). I forecast ENSO mostrano un’evoluzione neutro-positiva dunque non molto estremizzata, con un js che in fasi di ENSO+ deciso sarebbe molto teso in ingresso sul vecchio continente, dunque non il caso attuale viste le proiezioni dei principali centri di calcolo mondiali. Una situazione neutrale in area ENSO non dovrebbe presupporre ad un ridimensionamento rapido delle bolle di calore presenti in ambito delle sst sui settori artici e sub-artici costituendo spine nel fianco per in nascente vortice polare. Ovviamente la situazione dell’artico cio’ va detto,non ha nulla a che vedere con le ultime stagioni, con una maggiore tenuta e dunque una probabile migliore strutturazione del VP.Altro elemento che indicherebbe una stagione con una maggiore tenuta zonale e’ sicuramente legata alla qbo in fase positiva sia a 30 che 50 hpa, in mutamento di segno solo da febbraio marzo del prossimo anno dai 30 hpa, mentre in basso si manterrebbe in fase occidentale per l’intera stagione.
A stretto giro con l’oscillazione ENSO vi e’ naturalmente la PDO, la quale è un’anomalia oceanica che si sviluppa lungo le coste nord-occidentali dell’America, in modo ciclico con delle variazioni in positivo o negativo, con lo spartiacque negativo cominciato nel 2008 quando il sistema climato invernale nord-emisferico, ha subito un importante scossone. Da sottolineare il fatto che nelle fasi positive i periodi di EL NINO sono assolutamente favoriti ,mentre viceversa prevale la fase di ENSO negativa, per uno stretto rapporto con tali oscillazioni, spiegando appunto come negli ultimi anni ad una fase di PDO negativa sia stata correlata una persistenza di ENSO-.
Il pattern teleconnettivo negli ultimi anni dunque e’ cambiato, con la PDO negativa, spesso collegata alle fasi del PNA index,il quale modula il js in uscita dal comparto statunitense, molto importante per le sorti invernali euro-atlantiche con riflessi diretti sulla NAO europea. Il PNA ricordiamo non mostra un assetto termico ma la differenza pressoria tra oceano e nord-america. Ovviamente nelle fasi di PDO positiva le fasi di PNA positivo prendono vigore, viceversa per la fase negativa. Nella fase positiva del PNA abbiamo una cinta altopressoria molto addossata alla parte occidentale americana, con azione dello storm track ad avvitarsi attorno le montagne rocciose,e azione depressa sul lato orientale statunitense, creando in rallentamenti anche moderati del VP, azioni bloccanti sul settore euro-atlantico ed incursioni gelide sul bordo sud-orientale. All’opposto invece nella fase negativa del PNA, favorita da una PDO negativa, abbiamo la zona altopressoria molto a largo della costa occidentale statunitense, con affondo molto occidentale della struttura e presa sub-tropicale sul lato orientale statunitense, con spinta del js in modo intenso e blocchi o molto alti,o addirittura inibiti in ambito europeo. Tutto il contesto va poi calibrato con gli elementi che arrivano dal mancato tracollo dell’artico, che ad un certo punto della stagione pareva in accelerazione,ma il mutamento dell’assetto polare non ha permesso cio’ anzi, siamo tornati al pattern di DA-,con riflessi sull’andamento polare in rinforzo sostanziale, il tutto condito da un pdo non piu’ definita come le ultime stagioni .Sono tutti elementi che fanno pensare ad un pattern NAO neutro- positivo in ambito euro-atlantico nella prossima stagione. Con L’enso neutro-positiva ed una PDO meno esasperata in accordo con un’AMO positiva ma in calo rispetto alle ultime stagioni, vi sono elementi meno estremizzanti ,con semi-permanente aleutinica piu’ attiva e dunque minori azioni di disturbo dal settore pacifico, andando a rinvigorire nel semestre freddo la tenuta dei geopotenziali atlantici.

Giorgio di Francesco    www.meteoflash.org

Share

About Author

Meteo Sincero

(0) Readers Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Informativa sui cookie. Continuando la navigazione ne accetti l'utilizzo maggiori informazioni

Non utilizziamo alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie legati alla presenza di plugin di terze parti. Se vuoi saperne di più sul loro utilizzo e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostraINFORMATIVA

Chiudi