Probabilità di precipitazioni superiori alla norma soprattutto tra ottobre e novembre. Settembre farà invece da cuscinetto con l’estate e rientrerà climaticamente nella norma, dispensando condizioni di tempo più spesso soleggiato e gradevole.
Il passaggio tra l’estate e l’autunno sarà morbido e indolore. Questo, sia perchè l’estate pare non essere particolarmente “ruggente”, sia perchè l’autunno destinerà gran parte del suo carico di piogge a ottobre e soprattutto novembre. Quanto vi stiamo anticipando rientra nella logica delle ultimissime elaborazioni forrnite da un lungo lavoro di analisi in perfetto equilibrio tra probabilità, statistica e studio delle connessioni climatiche a distanza.
Dopo un settembre complessivamente in linea con le aspettative stagionali, ecco che ci addentreremo nel cuore dell’autunno, un autunno che pare imporsi nel senso più completo del termine.
Il campo della pressione atmosferica è previsto in progressivo calo a partire da ottobre ed oltretutto, si delinea già un asse di saccatura probabilisticamente collocato tra il nord Europa e l’Italia. La curvatura ciclonica delle correnti, pur se non particolarmente evidente, sarà comunque in grado di portare a contrasto masse di aria fredda provenienti dalle alte latitudini con le acque più calde dei nostri mari.
Da qui scaturiranno le condizioni favorevoli allo sviluppo di corpi nuvolosi anche di tipo frontale (perturbazioni), che inizieranno ad interessare soprattutto nord e regioni tirreniche.
Sarà però novembre il mese più piovoso del trittico. Un vasto campo depressionario pare disegnarsi sull’Europa centro-occidentale, tale da portare correnti molto umide meridionali a investire a più riprese il nostro Paese, attivando condizioni di reiterato maltempo. La neve per il momento ancora relegata a quote montane. All’estremo sud si assisterà anche a sbalzi di temperatura anche notevoli per via dell’alternarsi di masse d’aria calde nord-africane e inserimenti improvvisi di flussi più freschi dall’Atlantico.
Concludiamo proprio con la priezione riguardante le temperature: campo termico prossimo alla media del periodo da settembre a novembre, pur con gli sbalzi già menzionati, che si accompagneranno alle rispettive perturbazioni.
Ricordiamo ai nostri lettori che trattasi di tendenze generali, elaborate da un nuovo complesso modello sperimentale che utilizza milioni di dati provenienti da tutto il mondo e basa i suoi algoritmi sull’importante interazione tra oceani, terra emerse ed atmosfera. L’affidabilità del modello, e delle relative proiezioni stagionali, sta crescendo progressivamente, tanto che le linee di tendenza sino a 2 mesi possono raggiungere probabilità di successo anche superiori al 60%, per poi calare lentamente e progressivamente in base alla lontananza della previsione.
E’ però molto importante seguire tutti gli aggiornamenti che periodicamente vi forniremo.
Autore : Luca Angelini
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