Editoriali — 16 Marzo 2016

16-03-2016 – Salve  a tutti, primavera fortemente instabile nei cieli italiani e, come nel caso odierno, anche nevosa. Perfettamente rispettate infatti le previsioni che vedevano la possibilità di neve al piano nel Piemonte; nevica da questa mattina infatti su Cuneo e persino Torino, dove gli accumuli iniziano a diventare tangibili, mentre a Cuneo lo erano dalla mattinata (fig.1,2)…………

 

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Cosa sta succedendo quindi??

Un nucleo freddo artico entrato con moto retrogrado (da est verso ovest) sulla Francia, dopo un ampio giro attorno al potente blocco altopressorio in Atlantico, sta favorendo quindi copiose nevicate sull’angolo Nord-Occidentale del nostro Paese, dove ritroviamo quindi l’azione congiunta dell’aria fredda in ingresso dalla val Padana orientale e l’aria umida richiamata da Sud dal vortice ciclonico presente attualmente fra il Golfo del Leone e Mar Ligure. 

In tale contesto, i centri motore del maltempo nel territorio italiano sono attualmente due: il primo è collocato a sudovest del Piemonte appunto, dove si vengono a scontrare quindi aria temperata umida di origine mediterranea e aria fredda artico-continentale (una piccola porzione), il secondo è situato nelle estreme regioni meridionali, dove il tempo inizierà a peggiorare fortemente nel pomeriggio, con temporali di forte intensità nella giornata di giovedì (fig.3).

fig.3

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L’animazione satellitare evidenzia bene la distinzione da i due nuclei del maltempo (fig.4).

fig.4

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Davvero peculiare quanto sta accadendo in Piemonte, dove la complessa orografia alpina sta agendo da “trappola” per l’aria fredda nei bassi strati, con temperature al suolo notevolmente più basse degli altri settori della pianura Padana; poco più ad Est infatti, già in Lombardia ad esempio (ad eccezione del varesotto, dove nevica a bassa quota), ritroviamo invece un’atmosfera più autunnale dove la pioggia prevale sulla neve che cade a quote decisamente più elevate, stante le temperature molto più alte (8°C mentre si scrive a Milano, 9°C a Verona e 10°C a Venezia, (fig.5).

fig.5

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Con il passare delle ore le temperature tenderanno comunque gradualmente ad aumentare anche nella pianura piemontese, con i settori del cuneese che saranno gli ultimi a uscire dalle nevicate, assicurate fino a domani mattina, giovedì (fig.6).

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Ma il maltempo non abbandonerà le nostre regioni e, proprio a partire da stanotte, le condizioni del tempo peggioreranno vistosamente nei settori ionici, sotto la spinta di correnti meridionali, con genesi di nuclei temporaleschi anche di forte intensità nella mattinata di domani, giovedì, su tutta la Calabria ionica appunto e nell’area del golfo di Taranto, attenzione a locali fenomeni a carattere di nubifragio (fig.7).

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Successivamente, da venerdì 18 marzo le condizioni meteo sul nostro Paese miglioreranno a partire dal Nord e dal versante Tirrenico, in vista del fine settimana delle Palme, che dovrebbe presentarsi stabile e primaverile, sotto la spinta di un modesto promontorio africano che da sabato potrebbe interessare le nostre regioni insulari con il suo alito mite.

Ben diversa l’evoluzione prevista nei settori continentali della Russia europea e dei Paesi Baltici, dove una massiccia colata di aria molto fredda di estrazione artica, legata al completo sbilanciamento del lobo più corposo del VP, potrebbe instaurare, sebbene momentaneamente, condizioni da crudo inverno continentale, con valori anche al suolo abbondantemente al di sotto dello zero anche di giorno per buona parte della settimana, ne riparleremo nei prossimi giorni (fig.8).

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Ciao ciao

Ilario Larosa (meteogeo)

P.S. si ringrazia Michele Cecchetti per i contributi forniti all’articolo

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