Ambiente, territorio & dissesti — 16 Giugno 2013

climate_change_consensus-320x320Già tempo fa parlavamo sulle pagine di questo sito di un sondaggio del 2010 realizzato dalla CNN tra in cui si evidenziava una chiarissima coscienza tra i climatologi del fatto che il cambiamento climatico non solo esiste, ma è direttamente causato dall’uomo e dalle sue attività economiche (ed è un fenomeno estremamente costoso!).

Chiaro per tutti? Non tanto, purtroppo, dal momento che i cittadini (e i politici) tendono invece a non riconoscere questa chiara causalità uomo-emissioni-riscaldamento climatico, probabilmente a causa della scarsa attenzione storicamente riservata a questi temi (invece strategici), della scarsa competenza con cui normalmente se ne parla…….oltre che ragionevolmente per tutta l’azione di negazionismo climatico sistematicamente promosso da più parti e di cui tante volte abbiamo parlato su questo sito!
E a proposito del consenso scientifico circa l’origine antropica del climate change, segnaliamo lo studio “Quantifying the consensus on anthropogenic global warming in the scientific literature” dell’Iop – Institute of Physics, pubblicata nei giorni scorsi su Environmental Reaserch Letters, il quale porta un altro tassello di chiarezza al puzzle della consapevolezza climatica.

Lo studio rappresenta la più completa analisi di articoli peer-reviewed (cioè “accreditati” da altri scienziati) sul tema del climate change: si tratta di una mole di circa 4.000 articoli pubblicati tra il 1991 ed il 2011, che rivelano il consenso del 97,1% dei climatologi circa la causa antropica del climate change in atto.

Mark Richardson (Department of meteorology dell’università britannica di Reading), partecipante allo studio: “Vogliamo che i nostri scienziati rispondano alle domande per noi, e ci sono un sacco di domande interessanti nella scienza del clima. Una di queste è: ‘Stiamo causando il global warming?’ Abbiamo trovato più di 4.000 studi scritti da 10.000 scienziati che hanno preso posizione su questo, e il 97% ha detto che il recente riscaldamento è per lo più prodotto dall’uomo“.

John Cook (Università del Queensland, coordinatore della ricerca): “I nostri risultati dimostrano che c’è un forte consenso scientifico riguardo alla causa del cambiamento climatico, nonostante la percezione contraria da parte dell’opinione pubblica“.

Infatti secondo un sondaggio del 2012 condotto negli USA, solo il 42% è convinto che l’uomo sia la causa determinante del riscaldamento climatico in atto.

John Cook: “C’è un abisso tra il consenso reale e la percezione dell’opinione pubblica. E’ sconcertante che meno della metà del pubblico in generale pensi che gli scienziati concordano sul fatto che gli esseri umani stanno causando il global warming. Questo è importante, perché quando le persone capiscono invece che gli scienziati sono d’accordo sul global warming, sono più propense a sostenere politiche che comprendano azioni per contrastarlo“.

Già, perché se non c’è consapevolezza diffusa nell’opinione pubblica (e nei politici) circa la causa antropica del climate change, non si possono aggregare significative domande di cambiamento dell’attuale sistema di sviluppo, basato sulle fonti fossili utilizzate per ogni tipo di attività e processo.

Quindi: informazione per creare consenso ed azione……che deve essere messa in atto il prima possibile, a causa degli enormi rischi climatici che ci si prospettano.
Fonte: reteclima.it

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