Dopo il bombardamento atomico del 1945, Hiroshima e Nagasaki oggi sono moderne città, (1 162 215 gli abitanti di Hiroshima nel 2007). La cosa può stupire, anche perché la ricostruzione cominciò già nel 1949; è lecito chiedersi quale sia oggi il livello di radioattività e come mai la ricostruzione sia avvenuta così presto e nel medesimo luogo delle esplosioni, quando si stima che la zona contaminata nel 1986 nel disastro di Chernobyl, non sarà inabitabile ancora per tantissimo tempo, forse secoli.
Alcuni hanno addirittura usato questo paragone a sostegno delle campagne nucleariste, bollando come false le informazioni diffuse sull’incidente in Ucraina, che avrebbe avuto conseguenze meno gravi di quanto di dice.
La Radiation Effects Research Foundation, una fondazione nippo-americana fondata per studiare e monitorare gli effetti delle bombe sganciate su Hiroshima e Nagasaki, ci fornisce una spiegazione esauriente.
Le due bombe atomiche esplosero rispettivamente a 600 e 503 metri di altitudine, formando grandi palle di fuoco che distrussero le città sottostanti, poi salirono fino alla stratosfera; i prodotti della fissione nucleare che si liberarono nell’esplosione caddero solo in parte a terra sotto forma di pioggia nera , mentre il resto fu ampiamente disperso, dalle correnti d’aria d’alta quota e solo in minima parte raggiunse il suolo. Anche l’attivazione radioattiva di materiali non radioattivi, fu molto inferiore a quella delle bombe sganciate a livello del suolo nei test atomici effettuati nel deserto del Nevada e negli atolli polinesiani. Il radionuclide liberato più abbondante era il cesio-134, che ha un tempo di decadimento di soli 2 anni.
In pratica già a pochi anni dalle esplosioni, i livelli di radioattività erano calati a livelli non preoccupanti e oggi la radioattività nelle due città giapponesi è molto simile a quella naturale di fondo.
Ben diverso ciò che accadde a Chernobyl, dove la quantità di combustibile nucleare rilasciata risulta più di 100 volte superiore a quello della bomba di Hiroshima; in un reattore nucleare, i materiali radioattivi volatili sono liberati lentamente e ciò è avvenuto per molto tempo, i radinuclidi prodotti erano inoltre di varia natura, molti di essi con tempi di decadimento molto lunghi.
Fonte: http://marcopifferetti.altervista.org
Fonte: www.meteogiuliacci.it