Astronomia & scienze dell'Universo — 30 Settembre 2013

E’ promto a lanciare i suoi messaggi nello spazio profondo, a caccia dei fenomeni cosmici più misteriosi, il radiotelescopio più grande d’Europa. E’ il Sardinia Radio Telescope (Srt) ed è stato inaugurato dopo oltre dieci di gestazione.

Nato dalla collaborazione tra Istituo Nazionale di Astrofisica (Inaf), Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e Regione Sardegna, il radiotelescopio è costato circa 70 milioni e si trova a circa 40 chilometri da Cagliari, nella zona di San Basilio. Alto circa 70 metri e con un’antenna dal diametro di 64 metri, e’ fatto con 3.000 tonnellate di acciaio, tolleranze di frazioni di millimetro per puntare con la precisione di un microscopio.

Una sfida incredibile, vinta da Inaf, Asi e Regione Sardegna, insieme con un pool di industrie italiane ed europee. Con la sua potente antenna pesante 500 tonnellate, cercherà oggetti lontanissimi e mai visti prima per esplorare l’Universo ancora giovane.
Oltre a studiare le sorgenti radio dell’universo il Radinia Radio Telescope è stato progettato anche per ricevere i segnali delle sonde interplanetarie e per questio particolare uso sono in corso, rileva l’Inaf, trattative fra Nasa e Agenzia Spaziale Europea (Esa).

In occasione dell’inaugurazione dell’impianto il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha inviato un messaggio al presidente dell’Inaf, Giovanni Bignami esprimendo ”apprezzamento per questo successo, frutto dell’eccellenza progettuale espressa dall’istituto nazionale di Astrofisica e dall’Agenzia Spaziale Italiana con il prezioso sostegno del ministero dell’Istruzione, università e ricerca scientifica e della Regione Sardegna”.
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