Editoriali — 08 Ottobre 2013

Ottobre è il mese in cui l’artico canadese e la Siberia fanno a gara per contendersi il primo grande gelo stagionale, tagliando il traguardo prima dei -20°C e poi dei -30°C. Più avanti nella stagione la Siberia è sicura vincitrice, visto che si porta stabilmente al di sotto di -40°C, ma in questo periodo dell’anno anche le terre artiche nord americane possono dire la loro. Per non parlare del plateau groenlandese, l’unico posto dell’emisfero boreale a poter davvero contendere lo scettro del gelo invernale alla Siberia nord-orientale.

Nelle prime ore di lunedì 7 ottobre il termometro ai 3202 metri di Summit, la stazione di ricerca sulla calotta glaciale groenlandese, è infatti precipitato fino a -46,4°C, valore che in Siberia si potrà raggiungere solo tra qualche settimana. Sulla costa nord, -18,5°C a Kap Morris Jesup, ma anche nel sud -4,1°C a Narsarsuaq, che ha una media delle minime di ottobre di -2,5°C.

Nell’artico canadese, -24,6°C domenica 6 ad Eureka. La stazione era scesa per la prima volta sotto i -20°C, in questa nuova stagione invernale, solo il giorno precedente. Il giorno 7 sotto i -20°C è andata anche l’altra campionessa del gelo canadese, Alert (nella foto fonte wikipedia), che era però già scesa sotto i -20°C il 20 e il 26 settembre. Soglia dei -20°C solo sfiorata a Rea Point e Mould Bay, mentre Margaret Lake, nello Yukon ha raggiunto -17,6°C.
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