Ambiente, territorio & dissesti — 29 Ottobre 2013

 

Proprio un anno fa, tra la fine del 29 ottobre e il 30 ottobre 2012, la città di New York subì uno dei più violenti attacchi da parte del maltempo di tutta la sua storia: l’uragano Sandy infatti investì la grande metropoli con venti molto forti, piogge torrenziali e, soprattutto, un importante storm surge (innalzamento del livello del mare) capace di inondare interi quartieri di Manhattam, compreso Wall Street, nel distretto dell’alta finanza: così, come mai era accaduto negli ultimi 100 anni (l’ultima volta era capitato in occasione della grande bufera di neve del 1888) anche la Borsa di New York è rimase chiusa per due giorni!

A New York City a causare i danni maggiori è stato proprio lo straripamento dell’East River (il braccio d’acqua che separa Manhattan da Long Island) e il conseguente allagamento di alcune delle zone più basse della parte meridionale di Manhattan, compreso il sito di Ground Zero, mentre i tunnel della metropolitana si allagarono in diversi settori, causando il più grosso danno in oltre 108 di attività.

Ma grossi danni la tempesta li provocò anche a Long Island, con il danneggiamento di migliaia di abitazioni di cui 2000 furono successivamente dichiarate inagibili e la distruzione di circa 250000 veicoli, mentre per diversi giorni ampie zone della metropoli rimasero prive di energia elettrica.

Nel complesso si stima che il passaggio di Sandy su New York abbia provocato 53 vittime e danni per circa 42 miliardi di dollari: tutto ciò significa che, considerando le devastazioni causate anche ai Caraibi e in altre zone degli USA, Sandy ha causato complessivamente danni per circa 68 miliardi di dollari, il che ne fa una delle tempeste più costose della Storia, seconda solo all’uragano Katrina che da solo superò i 100 miliardi di dollari!

 

Fonte Meteogiuliacci

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