A parlare di freddo futuro in una fase persistentemente governata da correnti sciroccali o meridionali può apparire paradossale. Di fatto, però, la fase delle grandi manovre nel segno del sub-tropicale, confermata per la parte che riguarda il suo ramo afro-mediterraneo, può sfociare, davvero, in una fase di segno decisamente opposto. Nel corso dei prossimi giorni il medesimo ramo troverà il modo, per come previsto, di affermarsi più ad occidente e di crescere di latitudine, allontanando le minacce depressionarie di origine oceanica e stabilendo un corso di tempo relativamente stabile e mite; quindi evolverà ulteriormente estendendosi verso nord. In dirittura di fine seconda decade, poi, tutta la configurazione euro-atlantica, caratterizzata da rimonta, anche in oceano, di correnti calde verso le alte latitudini, potrebbe alimentare lo sviluppo di una consistente cellula anticiclonica scandinava foriera di spinta fredda retrogressiva alle latitudini medio-basse. Siamo, naturalmente, nel campo delle ipotesi, ma è un fatto che, vari forecast del lungo termine delineano questa possibilità. Nel caso di una evoluzione siffatta, la terza decade del mese, dopo la prolungata fase di blocco a levante con le piogge alluvionali e lo scirocco, regalerebbe una sorta di svolta decisa, con passaggio dal mite corso di correnti meridionali a componente anticiclonica al molto meno mite corso di correnti fresche o fredde continentali orientali. Il disegno descrive la situazione prevista in quota ad inizio settimana e, con le linee e le frecce, disegna l’evoluzione descritta, mostrando il trend possibile caratterizzante la seconda decade (ridisegno evolutivo di una isoipsa di riferimento)…
Pierangelo Perelli