IL TERMOMETRO SCESO A 28° SOTTO LO ZERO – LE STRADE DI VIENNA
LIBERATE DAL GHIACCIO CON I LANCIAFIAMME – TEMPERATURE MITI,
NELLE PROVINCE ARTICHE DELL’URSS
GELO E TEMPESTE DI NEVE SULL’INTERA EUROPA
DA 27 ANNI IN GERMANIA NON FACEVA TANTO COSI’ FREDDO
IL TERMOMETRO SCESO A 28° SOTTO LO ZERO – LE STRADE DI VIENNA
LIBERATE DAL GHIACCIO CON I LANCIAFIAMME – TEMPERATURE MITI,
NELLE PROVINCE ARTICHE DELL’URSS
Bonn 2 Febbraio 1956
con i 28° sotto lo zero registrati stasera, la Germania ha battuto quest’anno – fatta eccezione per i paesi
scandinavi – il primato europeo del freddo.
I meteorologi assicurano che si tratta di una punta massima e che nei prossimi giorni il termometro
comincerà a salire di nuovo.
Un freddo del genere in Germania non si registrava da 27 anni, e cioè dall’inverno del 1928-29.
Anche nel crudo inverno del 1940 non si ebbero le punte di 28 sotto zero registrate stasera.
Per fortuna al grande ufficio meteorologico di Amburgo è stata captata stasera una confortante notizia da Mosca:
l’ondata dalla Siberia è in declino, mentre sembra che siano in arrivo dall’Atlantico masse di aria calda.
Londra 2 Febbraio 1956
Da almeno nove anni in Inghilterra non faceva così freddo come oggi;
il termometro a Londra segnava 6° sotto zero.
Una corrente di aria calda ed umida ha poi provocato in gran parte della Gran Bretagna abbondanti nevicate, con interruzioni stradali, enormi ritardi ai treni, numerosi incidenti.
La navigazione è difficile e pericolosa in tutti i mari settentrionali e nella Manica.
Del resto le tempeste di neve ( ha nevicato oggi anche a Spalato e sulla costa della Dalmazia) o il freddo
hanno colpito l’intero continente.
Per rendere transitabili le strade di Vienna, ad esempio, le autorità austriache hanno ordinato l’impiego di
speciali autocarri dotati di lanciafiamme.
Meno sorprendente, com’è logico, il freddo in Scandinavia ed in Russia;
quel che stupisce, piuttosto, è che le province artiche dell’URSS abbiano una temperatura
<relativamente mite>, mentre quelle orientali, verso gli Urali, sono investite dal gelo.
Parigi 2 Febbraio 1956
Un’ondata improvvisa di freddo s’è abbattuta sulla Francia.
Domenica pioveva a dirotto, il tempo era umido come in autunno;
lunedì invece era quasi primavera, con un bel cielo chiaro e il sole già tiepido.
Ieri pomeriggio il termometro cominciò a calare e stamane segnava 10° sotto lo zero.
Questo improvviso sbalzo del termometro ha disturbato notevolmente la vita parigina.
Stamane molte automobili hanno rifiutato di partire e numerose altre si fermavano
per guasti al radiatore; molte derrate si sciupavano nei depositi dei mercati centrali.
Nelle scuole veniva subito organizzata distribuzione di latte e bevande calde ai bambini,
e per evitare disturbi nella distribuzione del gas veniva immessa nelle tubature
una leggerissima quantità di alcool a 90 gradi.
Uno sforzo particolare viene fatto per i senzatetto, che il freddo costringe a rifugiarsi
nelle stazioni della < Metro > e nei commissariati di polizia.
Gli agenti hanno avuto istruzione di accoglierli con umanità affinchè non trascorrano la
notte all’aria aperta e dar loro bevande calde.
L’abate Pierre, l’apostolo dei senzatetto, ha chiesto alla prefettura di polizia che venga
acceso un gran fuoco in certi punti della capitale e che le cucine ambulanti forniscano
ai poveri un po’ di brodo caldo.