Premettiamo che il freddo che arriva da est o da nord est, per effetto di rimonte anticicloniche in sede scandinava, non deve certo creare meraviglia. Per il periodo della stagione ci sta senza problemi. Semmai è da verificare se detta rimonta, prevista nel corso della prima metà della settimana, potrà essere tale da riuscire ad escogitare una sorta di spinta di nuclei freddi continentali in grado di coinvolgere per bene il mediterraneo e fornire l’inverno di quell’evento freddo un pò da ricordare. A tal proposito i dubbi sono ancora tanti, ma, di certo, è un fatto che l’irruzione che va maturando, sarà, quanto meno, tale da produrre una fase invernale. Fissata questa quasi certezza, associata ad una preliminare sferzata artica destinata a penisola balcanica e mediterraneo centro-orientale, la discussione per il dopo immediato si arricchisce di tutti i ragionevoli e doverosi dubbi che situazioni del genere impongono. Una volta, infatti, che il sistema ha creato il sospirato antizonale che trascina aria fredda dal continente verso occidente, si tratta di verificare varie componenti, tra cui, in primis, il grado di ingerenza dell’anticiclone atlantico da ovest ad est, la forza della chiusura della porta oceanica e la latitudine dell’antizonale suddetto. In base alle evoluzioni possibili legate a tali elementi possiamo, pur con i limiti di una inevitabile approssimazione, sintetizzare ammettendo che eventuali spinte fredde continentali successive alla prima della serie (identificata nel disegno corrispondente alla situazione in quota prevista intorno a mercoledi 13) possono avere: 1) un corso di medio-alta latitudine, con fuga verso l’oceano ed ingresso in opposizione di fase con ritornante atlantica; 2) una traiettoria, ad ovest mediamente ostacolata, e con ostacolo tale da renderne target ed oggetto di relativa ciclogenesi il mediterraneo; 3) una traiettoria a stretto giro, forzata dall’alta pressione occidentale, e avente come target settori orientali come la penisola balcanica e l’egeo. Naturale che una schematizzazione così rigida né esclude tutte le possibilità intermedie e né descrive, come suddetto, certezze assolute….
Pierangelo Perelli