La notizia non notizia del caldo di giorni che, normalmente, sono caldi e tra i più caldi dell’estate, racchiude un fatto che qualcosa, sul piano strettamente meteo, merita di essere argomentato, ed è quello della rimonta dinamica di un promontorio anticiclonico sino sulla scandinavia. La deviazione del flusso occidentale sino a quelle latitudini, per quanto non così strana, non è usuale e trascina il caldo lungo l’europa occidentale e centrale sino a quel livello. Detta azione maturerà nel corso della settimana e non mancherà di produrre una fase calda anche per il mediterraneo e l’italia, secondo un corso più stabile e duraturo di quello postulato dai modelli giorni fa. Di fatto le relative minacce, indicate precedentemente in una azione da oriente e, soprattutto, in una azione da occidente, appaiono ora tendenzialmente meno incisive e, per alcuni istituti, persino improbabili. Alla base di tale visione incerta risiede una azione occidentale che, a seconda dei forecast, delinea, per quanto più tardivo, un forcing zonale degno di nota (simbologia viola), ma delinea anche le possibilità di una certa sua frenata con affondo (simbologia blu). Stiamo, tuttavia, trattando di ipotesi, giacché, appurata la settimana caratterizzata da un caldo ed una stabilità che, per il periodo, dovrebbero fare poco notizia, i destini della settimana successiva appaiono tutti da verificare e, malgrado tutto e per la maggioranza dei modelli, ancora ancorati alla ipotesi del cambiamento circolatorio nel segno di un livellamento del sub-tropicale e di una apertura ad un corso estivo più azzorriano ed occidentale…
Pierangelo Perelli