L’autunno che procede a piccoli passi e nel segno di un flusso zonale, mediamente anticiclonico alle latitudini medio-basse del mediterraneo, può accelerare proprio ad inizio mese, in virtù di quanto va mostrando ECMWF. Occorre ammettere che sussiste la classica discordanza modellistica che non depone mai per forecast particolarmente affidabili, ma quanto espone il prestigioso modello europeo merita comunque attenzione. Per quei giorni vi si evidenziano, infatti, manovre bariche da stagione avanzata, comprensive di rialzi barici alle latitudini di groenlandia ed islanda e di correlabile configurazione azzorriana di blocco sul vicino atlantico ed a ridosso dell’europa occidentale. Una tale meridianizzazione, che appare anche rapida nella evoluzione e con la dinamica rotazione dell’asse anticiclonico in senso orario, può sfociare in un travaso di aria fredda da nord e nord-est e nello sviluppo della classica depressione mediterranea. Un polo freddo in quota siffatto si delinea anche nella forma e nella dinamica delle ciclonizzazioni semi-stazionarie o stazionarie, capaci, quali poli di richiamo di masse d’aria di differente origine, di produrre intenso e generalizzato maltempo. Il disegno riferisce quanto prospettato in quota ed al suolo per il 3 ottobre, con la circolazione depressionaria presente a tutti i livelli e nel pieno della sua azione e della sua maturità. L’ipotesi, rappresentativa solo di una delle possibilità e tutta da confermare nei prossimi giorni, fornisce, in ogni caso, l’idea di una stagione che prova ulteriormente ad avanzare…
Pierangelo Perelli