A dispetto dell’ennesima depressione mediterranea in atto l’evoluzione procede secondo quanto indicato in precedenza e cioè nel rispetto di una situazione non più bloccata a levante ma in fase di mobilizzazione. Di fatto la medesima depressione non si presenta, come le precedenti, associata ad un flusso stazionario meridiano ma, pur foriera di una sciroccata di tutto rispetto, si presenta in discesa lungo il mediterraneo centro-occidentale e destinata poi a fuga verso levante. Il blocco, ancora parzialmente presente ad oriente ed alle latitudini della media europa, è destinato, infatti, a declino. Il residuo del mese, in questo modo, potrà aprire decisamente ad un occidente o ad un atlantico mobile di modeste ondulazioni in moto da ovest ad est. Nel disegno, riferito alla situazione prevista in quota ad inizio settimana, la simbologia delle frecce in basso sta ad indicare la mobilizzazione suddetta ed il contesto della perfetta configurazione zonale, nella quale si alternano, lungo i paralleli, oscillazioni positive e negative in traslazione dall’atlantico all’europa orientale e si presenta il flusso di un tempo sostanzialmente mite e variabile. Una volta archiviata la storia di un mese prettamente di stampo autunnale e piovoso per come è stato novembre la stagione potrebbe, poi e finalmente, regalarci il primo vero scampolo di inverno a colpi di split del vortice polare ed in base alla decisa risalita meridiana del sub-tropicale in direzione dell’islanda che un pò tutti i modelli delle ultime emissioni tendono a prospettare (simbologia rappresentativa della linea e delle frecce in sovrimpressione). La strada da qui a quei giorni è ancora lunga ma è un fatto che qualcosa in tal senso sembra davvero destinato a muoversi, quanto meno nella direzione di uno scompaginamento barico euro-atlantico e di un disegno wave2 o simil-wave2 tutto da verificare nei suoi risvolti in mediterraneo. Tra la natura di un “VP split” che, comunque, si presenta assai temporaneo e l’ancora incerto destino longitudinale della irruzione o delle irruzioni associate, prima di dire che avremo una durevole fase fredda in mediterraneo ed in italia ce ne corre ma è altrettanto chiaro che la possibilità di una breve fase invernale di alcuni giorni nel corso della prima settimana di dicembre non appare, ad oggi, così irreale…
Pierangelo Perelli