In relazione alla prospettiva di una fase azzorriana e stabile, più o meno duratura, i modelli sembrano sciogliere la prognosi e sbilanciarsi con una certa dose di sicurezza. Occorre, però, prima, liberarsi dalle ultime infiltrazioni nord-atlantiche, insidiose e destinate ad interessarci ancora nell’arco del medio termine. Ma l’azione ciclonica che si profila nel corso della settimana, e destinata a nord-italia e ad adriatico in successione, potrebbe, davvero essere l’ultima della serie. La possibilità che detta circolazione possa configurarsi come depressione di chiusura ed aprire ad una fase tutta nuova si leggono nella dinamica di un anticiclone atlantico voglioso di espandersi verso est e verso nord-est fino a chiudere il flusso groenlandese ed a orientare le minacce oceaniche da ovest ad est alle alte latitudini. Occorre mettere in conto, durante detta evoluzione, il residuo dell’azione ciclonica sopra indicata, in un contesto di relativa e moderata retrogressione, ancora in grado di costituire disturbo per il basso mediterraneo centrale e le nostre regioni meridionali, ma occorre metterlo in conto proprio in virtù delle dinamiche che, come quella che si profila, dispongono onde complementari in espansione con assi approssimativamente lungo i paralleli e dispongono un bel promontorio anticiclonico su tutta l’europa occidentale e sull’europa centro-settentrionale. Il disegno, riferito alla situazione generale del fine settimana, identifica l’anticiclone ancora piuttosto confinato ad ovest e la distribuzione depressionaria su europa centrale, mediterraneo ed egeo, ma, con la simbologia, identifica anche, accanto al residuo suddetto di curvatura ciclonica su egeo e mediterraneo sud-orientale, il trend immediatamente successivo, caratterizzato dall’espansione dell’anticiclone quale barriera destinata ad interrompere il flusso instabile e ad allontanare, almeno per qualche tempo, le azioni atlantiche. Riguardo alla durata di una tale stabilizzazione e alla non così remota ipotesi di nuovi affondi tra fine mese ed inizio luglio, vedremo…
Pierangelo Perelli