Si conferma il trend già segnalato di un fine mese nel segno dell’estate più classica e governata dall’anticiclone atlantico. Il lato atlantico del sub-tropicale diventa in grado di estendersi lungo i paralleli, ad abbracciare con modi garbati e pacati, il mediterraneo, quando in oceano non si manifestano affondi apprezzabili di disturbo. La minaccia costituita da espansioni dello stesso sub-tropicale, non da ovest ma meridiane e dall’africa, è sempre da temere ma, per il momento, non sembra poter guidare l’estate dei prossimi giorni. Meglio così, naturalmente. Peraltro, almeno inizialmente, e nel corso dei primi giorni della settimana, c’è da considerare una espansione anticiclonica in direzione addirittura della scandinavia e, nel contempo, a base ampia, non così bene augurante, ma c’è anche da considerare che l’evoluzione immediatamente successiva non sembra affatto voler consolidare un contesto da flessione sul vicino oceano e rimonta meridiana da sud o da sud-ovest su europa occidentale e in mediterraneo. Il disegno mostra la situazione prevista in quota tra giovedi e venerdi prossimi nella quale si possono individuare i postumi della configurazione iniziale suddetta, rappresentati, appunto, da una cellula positiva sull’europa nord-orientale e da una saccatura ad ovest del continente. In una tale configurazione c’è, per come si può vedere, spazio anche per una certa regressione ciclonica sull’europa centro-orientale, che è in sintonia con le dinamiche che vedono l’anticiclone espandersi da sud-ovest verso nord-est e che, nel caso, completa il quadro della provvisoria situazione della prima parte della settimana. In dirittura di fine mese, tuttavia, tutte le ondulazioni e le cellule, positive e negative, di detto quadro, tendono a sfumare per gli effetti di una tendenza, guidata dalle azzorre, e volta ad appiattire il profilo barico generale. E la simbologia delle linee e delle frecce serve proprio ad indicare detto trend, nel quale la saccatura oceanica e la goccia fredda continentale vengono ad essere pilotate verso est o nord-est e riassorbite, la cellula positiva scandinava cede il passo, mentre da occidente prende piede una bella ed ulteriore estensione azzorriana, foriera dell’estate più classica. Da considerare, poi, che le possibilità di una durata più o meno lunga di detta situazione sono tutte ancora da verificare, anche se certe prospettive di lungo termine e a conferma di un inizio estate tutt’altro che ostile per i freddisti, mostrano un inizio del mese non così stabile…
Pierangelo Perelli