Con moderati aumenti e moderate diminuzioni di pressione il corso barico di questa fase stagionale rimane ancorato ad una disposizione del sub-tropicale lungo i paralleli e non troppo invasiva verso le latitudini medie. La protezione anticiclonica risulta peraltro tale da impedire flessioni decise e da contenere le sfuriate temporalesche nel limite del settentrione o, tuttalpiù, nell’ambito di un’area che può comprendere la fascia adriatica e le zone interne. Le stesse flessioni possono anche essere ascritte ad un contesto di periodicità che le vede alternarsi a fasi di stabilizzazione. Ecco che dopo la fase di stabilizzazione di questi ultimi giorni il flusso occidentale tende a guadagnare lievemente di latitudine verso sud, a spingere una debole saccatura destinata ad un transito ovest-est e ad apportare una certa destabilizzazione generale nell’arco dei prossimi 2-3 giorni e proprio lungo regioni settentrionali e centro adriatico. Andando a scrutare, poi, verso fine mese e sui destini della flessione successiva, si può notare che la medesima flessione dovrebbe avere gli stessi esiti della precedente, contenuta od ostacolata e costretta a correre sempre da ovest verso est in una dinamica priva di affondi marcati. In merito alla medesima saccatura ed al periodo 29-30-31 in questione (il disegno rappresenta la situazione prevista in quota ed al suolo tra il 29 ed il 30) va anche, però, detto, che tale previsione merita una verifica nel prossimo futuro giacché un certo relativo disaccordo tra i modelli (vedi simbologia delle frecce) ne rende il percorso non così certo e non esclude che possa avere una maggiore incisività o che possa, addirittura, produrre un certo interessante affondo più ad ovest, tra golfo di biscaglia ed iberia…
Pierangelo Perelli