L’arrivo di una fase di crisi stagionale non significa che la medesima stagione, pur giunta alla sua fase finale, non possa poi riprendersi e tornare a splendere. Dobbiamo prendere atto, comunque, del fatto che, anche se non tutti o non tutti in modo univoco, vari modelli indicano, per la fine del mese e per l’inizio di settembre, un momento di effettiva crisi. Quanto si rileva non ha, infatti, le semplici caratteristiche delle fugaci e transitorie infiltrazioni atlantiche ma, dal punto di vista dell’azione perturbata, presenta qualcosa di più significativo ed anche di relativamente durevole. Meritevole delle dovute conferme e non esente dalla possibilità di modifiche previsionali future quanto si intravede attualmente per detto periodo disegna l’evoluzione di un cambio di circolazione di una certa consistenza, una affermazione anticiclonica in atlantico in estensione meridiana, e un contesto di affondi su europa centro-occidentale e mediterraneo. Nel caso in cui si concretizzi un tale programma si possono certamente prevedere le più o meno durevoli condizioni di un tempo instabile e con temperature ben al disotto delle temperature da piena estate. Il disegno si riferisce alla situazione prevista in quota da GFS per i giorni di fine mese (28-29) mentre le tre linee servono ad identificare, per marcare l’evoluzione suddetta, il trend di una isoipsa di riferimento attraverso tre step: 1) con il colore rosso l’attuale situazione che vede in azione il fugace promontorio anticiclonico afro-mediterraneo apportatore del rialzo termico generale in atto; 2) con il colore viola il cambio di inizio settimana prossimo, caratterizzato da un rientro del promontorio e da una riallineamento del profilo isoipsico a favore di un corso occidentale ben più mite; 3) con il colore blu il possibile scompaginamento barico euro-atlantico di fine mese, supportato dalla rimonta sub-tropicale in oceano ed associato ai primi segni di affondo su francia, nord iberia e mediterraneo nord-occidentale…

Pierangelo Perelli