I modelli vanno confermando il significativo cambio di circolazione di terza decade, collegato all’azione di una spinta groenlandese incisiva e capace di introdurre sul continente elementi da stagione autunnale. Il reverse può scattare ad inizio prossima settimana per maturare poi, con una certa gradualità, nel corso dei giorni successivi, con il completo aggancio e riassorbimento del ristagno ciclonico iberico e con il determinarsi di un esteso profilo a saccatura in grado di abbracciare tutta l’europa centro-occidentale. La ritirata del sub-tropicale potrebbe non risultare così estrema sul mediterraneo meridionale ma risulta evidente, anche per i nostri bacini, la possibile influenza di una azione perturbata in moto da occidente e con la fisionomia delle tipiche saccature che arrivano dall’iberia e maturano in mediterraneo occidentale. Il disegno si riferisce alla situazione prevista in quota a metà prossima settimana e mostra, in modo eloquente, il quadro di una configurazione completamente diversa da quella attuale ed incentrata sul netto protagonismo di una grande saccatura di matrice nord-oceanica che affonda in direzione della penisola iberica. In esso si nota anche il promontorio africano ancora presente in basso mediterraneo, capace di una certa resistenza, ma anche destinato a traslazione verso levante. Il confronto tra il contesto attuale e quello corrispondente a detta previsione è enfatizzato dalla simbologia delle frecce che mette a confronto una estesa disposizione anticiclonica stagnante, con falla ad ovest del portogallo ed appena appena più debole sul nostro centro sud (colore rosso) e una disposizione di segno opposto, evolutiva ed a curvatura ciclonica sulla spagna (colore blu). La medesima disposizione anticiclonica attuale presenta la fisionomia delle espansioni meridiane che portano massimi sino alle latitudini centro-settentrionali, che bloccano eventuali circolazioni negative atlantiche destinate a cut-off e che aprono parzialmente a deboli infiltrazioni lungo il loro bordo orientale. Nel caso specifico si nota appunto la debole falla relativa lungo l’adriatico sino al sud-italia che ingloba la vorticità del piccolo ciclone mediterraneo (TLC o Tropical Like Cyclone) presente a sud-est della sicilia. Tutta questa disposizione, come detto, è destinata a scompaginamento con il ritiro graduale dell’alta pressione, con la mobilizzazione del cut-off iberico verso nord-est e con la concomitante generale diminuzione della pressione su tutto l’ovest del continente…
Pierangelo Perelli