Editoriali Slider — 25 Ottobre 2020

Il transito della prossima imminente saccatura atlantica, figlio di una graduale rimobilizzazione ovest-est, segue lo sfondamento, non così agevole, che la saccatura precedente di ieri, ha operato. Ma non segna un proseguimento franco di zonale giacché, dopo il suo passaggio, il sub-tropicale è già pronto a rialzare la testa con un promontorio degno dei classici blocchi afro-mediterranei. Se, forse, detta estensione che rimette un argine alle perturbazioni atlantiche, non si definirà come un vero e proprio blocco e come l’instaurarsi di un pattern WR3 duraturi, non mancherà certamente di creare le condizioni per la possibilità di una fase, più o meno breve, di tempo mite e stabile. Il disegno generale, che si riferisce alla situazione prevista in quota ad inizio mese, mostra la già precedentemente descritta espansione anticiclonica che va abbracciando iberia e buona parte di mediterraneo e di europa centro-occidentale, e che orienta il grande getto da sud-ovest a nord-est sull’oceano. Non si tratta di un disegno destinato a fare felici i freddisti, ma occorre, e per fortuna, anche dire che detta disposizione potrebbe risultare, almeno nei suoi risvolti climatici mediterranei, piuttosto temporanea. Detta temporaneità ce la suggeriscono, con evoluzioni diverse, i vari modelli, che, in tal senso ed evidentemente, considerano tutta la configurazione euro-atlantica del periodo considerato non così statica. Il precedentemente definito “crocevia di inizio novembre”, infatti, continua a risultare attuale e a ben metaforizzare la visione dei vari modelli che oscillano tra le ipotesi di un promontorio di blocco duraturo, di una rimonta su europa centrale e settentrionale con conseguente retrogressione in basso mediterraneo del vortice presente sull’europa sud-orientale, di una rimonta più spostata ad occidente sull’europa nord-occidentale e destinata ad aprire ad affondi nord-atlantici. La simbologia del disegno serve proprio a descrivere queste ultime due possibilità evolutive alternative (1 e 2) dei giorni successivi all’inizio del mese, e serve ad ammettere, nel contempo, che, al netto della certezza del nuovo argine anticiclonico pronto a delinearsi tra fine ottobre ed inizio novembre, molto risulta ancora da chiarire per quanto riguarda l’evoluzione dei giorni successivi…

Pierangelo Perelli

Share

About Author

Pierangelo Perelli

(0) Readers Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Informativa sui cookie. Continuando la navigazione ne accetti l'utilizzo maggiori informazioni

Non utilizziamo alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie legati alla presenza di plugin di terze parti. Se vuoi saperne di più sul loro utilizzo e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostraINFORMATIVA

Chiudi