Guardare le mappe del tempo che interessano il periodo che ci porta sino ad inizio terza decade fornisce l’idea di come tutto tenda a svolgersi secondo la perfetta regola del grande flusso occidentale ondulato. Le basse temperature e sotto media del polo nord a 10hPa, a loro volta, confortano l’idea di un contesto generale che vede e che tende a vedere poche perturbazioni anche del vortice polare stratosferico. Se quanto ci aspetta da qui all’inizio del periodo delle festività, secondo una evoluzione nella quale l’attuale fase piovosa andrà sfumando in una configurazione moderatamente più anticiclonica ma sempre occidentale, sembra non regalare particolari spunti di interesse relazionabili ad irruzioni fredde, proviamo allora ad andare a vedere quando, secondo certi ultimi forecast, movimenti del genere potrebbero accadere. Naturalmente, e lo sappiamo bene, quando si guardano mappe di lungo termine dobbiamo sempre essere consapevoli del fatto che si tratta di ipotesi con probabilità relativamente basse, che come tali vanno interpretate e che possono mutare, anche significativamente, al run successivo. In ogni caso il loro commento è sempre lecito. Ebbene, dette mappe rilevano un progressivo trend di fine mese che vede l’anticiclone atlantico risultare più intraprendente nel salire di latitudine e cercare di fare barriera allo zonale. Prendendolo per buono detto trend, assimilabile ad un disegno che coinvolge le quote superiori sino a quelle della corrente a getto, può dare l’idea di un certo cambiamento con la possibilità di affondi artici o artico-continentali destinati a tutta l’europa orientale e, magari, in tutto o in parte, anche al mediterraneo. I freddisti come me si preparino, pertanto, ad una seconda parte del mese sostanzialmente scarsa di interesse ma con una flebile o moderata speranza che, alla fine, e sarebbe l’ora, qualcosa di quanto meno buono possa concretizzarsi. Il disegno mostra la situazione prevista a 500 hPa dal modello GFS tra il 26 ed il 27 ed è inequivocabile nel definire la possibilità di un cambiamento dettato da una meridianizzazione di una certa sostanza, disegnata anche dal jet stream (frecce grandi viola) e potenzialmente capace, con la fisiologica tendenza alla rotazione degli assi delle onde in senso orario (frecce rossa e blu), di produrre sconfinamenti freddi verso sud-ovest…
Pierangelo Perelli