Editoriali Slider — 24 Agosto 2021

La storia meteo di questo finale di mese è quella già indicata e ben scritta dalle varie proiezioni modellistiche, le quali individuano un blocco sul nord-atlantico e sull’europa nord -occidentale e una conseguente azione settentrionale e ciclonica su quella orientale. Le situazioni a componente assai meridiana come questa presentano una evoluzione ovest-est assai pigra tant’è che l’esteso vortice dell’europa orientale insisterà per alcuni giorni, condizionando anche il tempo italico, pur se non con un effetto diretto. La dinamica in corso, infatti, è tale da delineare un flusso settentrionale mosso dallo stesso vortice ma è anche vorticosa a sufficienza così da tenere lo stesso vortice un pò sulle sue, semi-bloccato, e solo parzialmente in grado di apportare i suoi effetti sulla penisola. Vista comunque la componente settentrionale di aria fresca in quota, anche moderatamente ciclonica, non mancherà quell’apporto di aria instabile associato anche ad eventuali cavi d’onda secondari, capace di rendere il tempo variabile e con temperature assai contenute. Inevitabile anche, vista la posizione della circolazione suddetta, che gli effetti di instabilità più vistosi tendano ad interessare le aree più esposte e dunque quelle ad est ed interne, senza escludere, in ogni caso, transiti che possono avere una certa estensione verso occidente. Il tutto, come detto, insisterà per alcuni giorni, con la possibilità che possa traghettarci proprio sino a fine mese, per poi andare ad esaurirsi e a dettare il corso di una nuova fase, ancora incerta ma, in base a varie proiezioni attuali, tendenzialmente orientata verso l’indebolimento del blocco e la riapertura, per come già precedentemente indicato, della porta occidentale. Sulla fisionomia, più o meno anticiclonica o ciclonica, di tale riapertura, avremo modo di saperne di più nei prossimi giorni. Se vediamo il disegno della situazione prevista a 500 hPa a fine mese notiamo una configurazione che mostra ancora le due grandi figure suddette, ovvero l’anticiclonica sul nord-atlantico a ridosso delle isole britanniche, e la ciclonica sull’europa centro-orientale, ma notiamo anche il trend possibile simboleggiato e ancorato al possibile cedimento del blocco ed alla fasatura tra il vortice dell’est e una infiltrazione oceanica, decisamente potognomonici di un nuovo tipo di circolazione, assai più consona alla zonalità e a forcing ovest-est. Ecco che settembre potrebbe iniziare nel segno di qualcosa che, sub-tropicale permettendo, ha a che vedere con il nostro atlantico, e magari in senso ciclonico o non troppo anticiclonico. Ma per dirlo con certezza è davvero troppo presto…

Pierangelo Perelli

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