Editoriali — 27 Dicembre 2013

In un contesto di grande incertezza  spuntano prospettive di anticiclone continentale; ce le propone, per i primi di gennaio, il modello europeo ECMWF . Con gli occhi puntati, da giorni e giorni, sulla prima decade di gennaio, alla ricerca di un cambiamento in sintonia con frenate e frammentazioni del VP, piuttosto che la porta del grande artico potrebbe aprirsi quella della siberia. Se le stesse prospettive non risultano da parte di altri modelli ci piace comunque assegnare all’ipotesi russo-siberiana una certa dose di credito, un pò per la fiducia che merita il modello ECMWF ed un pò perché l’ipotesi non ci appare così irrazionale o fantasiosa. La frenata prevista si conforma ad un graduale aumento barico, dinamico e termico, in regione scandinava e sino alla regione artica, in grado di restringere il flusso atlantico ad infiltrazione delle basse latitudini ed in grado di invitare le azzorre a coadiuvare la stessa azione frenante e deviante. Il destino di una tale strategia, in grado, se di successo, di attirare verso il mediterraneo le masse fredde dell’est, è in funzione del generale aumento barico indicato e del suo assetto. Sappiamo che una tale evoluzione è, spesso, assai complicata e sofferta, ma ci piace comunque considerarla, e rappresentarla così come ECMWF ce la propone per i giorni intorno all’epifania…
figura meteo 26dic13

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Pierangelo Perelli

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