Prima di uscire, per come detto in precedenza, da questa fisionomia fatta di vorticità sul medio-basso mediterraneo e di una situazione che vede circolazioni semichiuse, incastrate e solo parzialmente legate alla grande circolazione delle correnti occidentali, dovranno passare ancora alcuni giorni. E giorni nei quali detta vorticità potrebbe assumere connotazioni anche temporaneamente più intense di quelle già viste. Tant’è che si sta parlando di prossimo rischio TLC o medicane. Di fatto che possa approfondirsi, nell’ambito delle prossime 48/96 ore, una sorta di ciclone simil-tropicale sui bacini meridionali del mediterraneo, non è escluso. Dopodiché, ammesso che si formi, di un tale sistema bisogna sempre considerare reale intensità, posizione e spostamenti. Perché non è certo escluso che possa interessare aree del sud come la sicilia e/o le regioni ioniche ma neanche che possa risultare, alla fine, non così catastrofico. Certo che il termine mette un pò di apprensione ma, altrettanto, impone che lo si inquadri nella giusta dimensione. Un TLC (tropical like cyclone) è, effettivamente, una depressione che ha assunto connotazioni meteo simili a quelle dei grandi cicloni tropicali, ma non del tutto. Non del tutto nel senso che, in qualche modo, non presenta al 100% la grande struttura cosiddetta a cuore caldo e da corrispondente instabilità barotropa tipica. Più spesso presenta una genesi ed una struttura barica e termica ibride, parzialmente legate a flussi freddi o di aria instabile in quota di matrice infiltrativa atlantica. Il ciclone tropicale classico non è, infatti, vincolato ad infiltrazioni di aria fredda in quota, traendo vigore esclusivamente dall’energia termica e dal vapore oceanici, e, per forza di cose, è slegato dal classico flusso ovest-est ondulato della fascia temperata e da ogni azione da instabilità baroclina. C’è poi da dire che, per fortuna, anche nell’intensità una differenza esiste e non di poco conto. Tuttavia risulta evidente anche una similitudine, più o meno accentuata a seconda dei casi, che, soprattutto considerando le dinamiche che coinvolgono gli strati altimetrici inferiori, è abbastanza significativa, giacché il profilo del sistema è caratterizzato da una circolazione chiusa e da isobare molto strette intorno ad un centro di significativa bassa pressione. E non possono esserci dubbi, allora, sul fatto che un eventuale detto sviluppo trovi una importante concausa in elevate temperature del mediterraneo. Il disegno mostra una delle possibili situazioni generali previste intorno ai giorni 28/29 e identifica il vortice mediterraneo nelle vesti di possibile TLC…
Pierangelo Perelli