Editoriali Slider — 04 Gennaio 2022

In modo estremo la cultura di massa di questo contemporaneo confonde tra qualità e grado di seguito. Canali tv, siti e pagine social si vantano di essere cose di qualità quando abbiano molto seguito. Detta corrispondenza, però, è falsa e lo è dal momento che hanno grande seguito grandi bischerate. Ha molto seguito ad es. l’oroscopo, che è la più grande delle bischerate. Hanno molto seguito programmi come il grande fratello. Hanno molto seguito sui social post insignificanti che non dicono niente. Hanno molto seguito musiche da vomito. E hanno molto seguito siti meteo che più che siti meteo sono narrazioni fantastiche. Su certi siti meteo, che si vantano di avere molto seguito, si legge, ad es., di grande gelo e di burian pronti ad irrompere. E’ vero che dette affermazioni hanno molto seguito ma è altrettanto vero che detto seguito non è certo frutto di conoscenza e capacità di giudizio, bensì di totale ignoranza e di stato psico-fisico corrispondente a quello delle allodole. In una società del come si deve certe pagine andrebbero censurate perché non è possibile che su internet tutti siano liberi di dire tutto quello che a loro pare e piace. E con il concetto del vivi e lascia vivere sono assai in disaccordo perché covano e si sviluppano proprio nel lasciar vivere sottocultura, falso, mistificazione, pregiudizio, mali sociali ed inciviltà. Venendo a parlare della situazione meteo, possibilmente in modo serio, diciamo subito che all’orizzonte ed almeno fino a metà mese, non si intravede nessuna ondata di gelo. Si intravede un graduale ritorno a qualcosa che ricorda l’inverno e ad un inverno supportato da una successione di moderate irruzioni dal nord-europa e dai mari del nord. Rispetto alla fase attuale dominata dal sub-tropicale detto cambio corrisponde certamente ad un progresso eclatante ma altrettanto non corrisponde di sicuro a cose come il burian. Parlare di burian relativamente alla evoluzione che ci attende corrisponde o al non sapere cos’è il burian o al dire volutamente fesserie. L’apertura alle correnti del nord-atlantico apre anche ad una saccatura di matrice settentrionale pronta ad interessarci, da nord a sud, nel corso delle prossime 24-72 ore. Ed apre ad una configurazione nuova, ben più invernale e capace di successivi ulteriori apporti settentrionali come quello successivo che si prospetta a fine decade. Va detto che la traiettoria di questo secondo impulso è ancora in fase di definizione perché il medesimo potrebbe risultare ad azione assai diretta ma potrebbe anche, spalleggiato da un anticiclone più invadente, transitare un pò più a levante. In ogni caso la scomparsa del promontorio mediterraneo ed affermazioni anticicloniche tendenzialmente molto più ad ovest vanno a definire un tempo molto più variabile, anche fatto di precipitazioni e con temperature molto più conformi al periodo. Poi, verso metà mese, sembra che l’anticiclone possa delineare suoi consolidamenti continentali ulteriori e, soprattutto, sulla parte ovest del continente, a marcare  il corso di spinte fredde lungo il suo lato orientale e più o meno per noi influenti a seconda del suo grado di invadenza verso oriente. Il disegno mostra la situazione prevista in quota di fine decade nella quale risulta chiara la discreta azione ciclonica mediterranea alimentata dall’aria fredda dei mari del nord mentre la simbologia vuole indicare l’evoluzione immediatamente successiva ancorata all’affermazione anticiclonica continentale sopra descritta…

Pierangelo Perelli

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