La fisionomia euro-mediterranea ha assunto le caratteristiche precedentemente indicate e previste, ed ovvero quelle di una distribuzione di valori barici moderatamente negativi in una estesa e complessa ansa che si estende a tutto il mediterraneo e che accoglie infiltrazioni di aria instabile. Il risultato è quello di un tempo che, a partire proprio dall’immediato inizio del mese, ha maturato i classici elementi della instabilità che si esprime soprattutto nelle ore diurne e pomeridiane e che offre una primavera variabile o non così splendida. Il corso di una di queste infiltrazioni, sottoforma di un definito polo freddo in quota che tende ad allargare la propria traiettoria verso sud-ovest, offre lo spunto per descrivere il trend dei prossimi giorni ed il trend tipico di un apporto di aria fredda in quota destinato al settore mediterraneo sud-occidentale e ad assumere caratteristiche moderatamente ciclogenetiche. Un tale corso esemplare è spiegato nel mio disegno, che riassume, attraverso l’illustrazione di 4 tappe successive, la situazione generale, sia in quota che al suolo, prevista nei giorni 02, 03, 04-05 e 06. In tale dinamica si può apprezzare la traiettoria dello stesso polo freddo (simbologia blu) che, una volta raggiunto lo stretto di gibilterra e quindi il basso mediterraneo occidentale, opera il classico effetto ciclogenetico nel quale matura una ben delineata circolazione ciclonica anche al suolo (linee bianche) e nel quale i forcing concorrono, nel corso di tale dinamica, a far risalire verso nord-est la stessa circolazione. In tal senso è assai probabile che la variamente distribuita e debole o moderata instabilità attuale possa, intorno ai giorni 5/6, trasformarsi in un sistema più organizzato o in una vera e propria perturbazione in grado di produrre un certo peggioramento più generale causato proprio dalla sua risalita in mediterraneo centrale…
Pierangelo Perelli