La situazione continua ad essere dominata da un quadro anticiclonico di matrice africana ma con la possibilità, nell’arco delle prossime 24/48 ore, di un transito di instabilità o di un certo sfondamento da ovest sul nord-italia. La componente sud-occidentale che risucchia aria umida a tutte le quote è in grado di materializzare estensioni nuvolose anche sulle regioni centrali ma, in questo caso, il flusso o il relativo nastro trasportatore non trova i riscontri dinamici e termici in grado di produrre di più. La solida presenza del ramo africano del sub-tropicale costringe le infiltrazioni degne di nota a fluire lungo la suddetta componente sud-occidentale ma non oltre una certa latitudine verso meridione. Tant’è che, dopo detta fase, più infiltrativa, in dirittura del fine settimana il medesimo africano può riprendere quota e consistenza con la minaccia di una rimonta, destinata soprattutto alle nostre isole, davvero significativa. A fronte di un quadro del genere, tutt’altro che accattivante, c’è però, e per come già individuato in precedenza, la possibilità che detta rimonta possa risultare assai temporanea in virtù di un quadro tendenziale, marcato dalle azzorre o dal ramo atlantico del sub-tropicale, che può scongiurare una durevole onda di calore di tale segno, annullare il cut-off iberico e disegnare il profilo di un anticiclone ben disposto in oceano e ben strutturato anche lungo i paralleli. Ecco che, nel corso della prossima settimana, potrebbero venire a determinarsi i termini di un certo declino dell’africano a favore di un contesto anticiclonico esteso dall’atlantico all’europa occidentale e favorevole a correnti, meno estreme o più gradevoli, più occidentali se non nord-occidentali. Il disegno mostra la situazione generale prevista intorno ai giorni 3/4 luglio, ancora segnata dal promontorio africano in temporanea risalita e supportato dalla falla iberica, mentre la simbologia delle frecce piccole vuole rappresentare la successiva evoluzione sostenuta dall’espansione delle azzorre e dal regresso dell’africano…
Pierangelo Perelli