La conferma di un finale di mese nel segno di un contesto molto più zonale e meno associato ad espansioni anticicloniche mediterranee di ostacolo ad ogni possibile spiffero oceanico conforta l’idea che, a partire soprattutto dai giorni 25/26, si possa godere di una fase estiva più sopportabile, quanto meno sul centro-nord. Il che non significa, naturalmente, che detta fase non possa essere solo temporanea ed in grado, nell’arco di alcuni giorni, di essere sostituita da nuove espansioni del promontorio sub-tropicale. In ogni caso gli ultimi giorni del mese, e speriamo anche quelli di inizio agosto, potrebbero o dovrebbero essere segnati da un profilo in cui il fronte polare si presenta a più marcata componente ovest-est e, moderatamente, anche a più bassa latitudine. Di questo ci fornisce il concetto il disegno della situazione generale riferita ai giorni 26/27, in cui, osservando l’andamento di due isoipse di riferimento (vedi le due frecce più grandi) si possono dedurre la posizione del fronte polare e la sua fisionomia. Si può ben notare la realtà di una configurazione ancora a fascia sub-tropicale ben salda al di sotto di una certa latitudine, ma anche di valori barici mediterranei in quota meno elevati e di un andamento a componente debolmente ondulata con ben definito flusso occidentale. A tale contesto delle quote superiori, caratterizzato da un certo consolidamento atlantico, si contrappone fisiologicamente poi quello di un anticiclone dei bassi strati (vedi i flussi relativi rappresentati dalla frecce più piccole) che si afferma come azzorre disposte ad abbracciare l’europa occidentale e nord-occidentale, secondo un quadro certamente non così favorevole ad estremi di caldo ed invece climaticamente piuttosto mitigato, che potrebbe anche risultare in passaggi instabili, quanto meno sul settentrione. Da qui a dire che il caldo estremo ci abbandona naturalmente ce ne corre, e non si può certo annullare l’idea della minaccia sub-tropicale sempre presente e pronta a riesplodere in ogni momento, ma intanto prendiamo atto di questa prospettiva e possibilità di medio-lungo non così negativa…
Pierangelo Perelli