La fase meteo di questo inizio del mese può essere ascritta ad un contesto di normalità, e di una normalità che vede il nord o il centro-nord influenzato da infiltrazioni umide atlantiche ed il sud od il centro-sud più protetto dall’anticiclone. Ad inizio settimana è, comunque, da considerare quanto già indicato in precedenza ed ovvero la tendenza della configurazione generale verso una temporanea stasi dettata dall’approfondimento di una estesa circolazione vorticosa a ridosso dell’europa nord-occidentale e da una certa rimonta del ramo sub-tropicale africano. Ma dovrebbe trattarsi di una situazione assai temporanea perché le linee generali mostrano un atlantico ed uno zonale sufficientemente vivaci così da rendere lo stesso moderato promontorio arrendevole e con l’aspetto delle onde prefrontali. In questo modo, già sin dai giorni 7/8, il fisiologico motore ovest-est può riprendere forza e spingere la figura negativa suddetta verso est o sud-est a coinvolgere il mediterraneo settentrionale con la sua parte meridionale fatta di tese correnti occidentali instabili. Altrettanto fisiologica può, quindi, risultare tutta l’evoluzione successiva descritta dallo spostamento verso l’europa orientale di detta circolazione depressionaria e dal conseguente ingresso delle correnti nord-occidentali dell’onda positiva atlantica subentrante. A questo punto saremo verso la metà del mese e, per come descritto dai forecast di lungo termine, in un quadro che promette ancora contesti ovest-est infiltrativi piuttosto che stabili affermazioni anticicloniche. Il disegno indica la situazione prevista in quota intorno ai giorni 7/8 e, con la simbologia, descrive la tendenza della circolazione ciclonica sulle isole britanniche a spostarsi verso est o sud-est…
Pierangelo Perelli