La depressione iberica andrà muovendosi verso est o nord-est e, pur indebolendosi e terminando di caratterizzarsi come una vera e propria circolazione ciclonica, non mancherà di determinare un transito di instabilità sulla penisola. Il relativo guasto dei giorni intorno a metà mese va, infatti, interpretato come l’azione residua di una circolazione destinata a diventare modesta saccatura e ad essere inglobata nel nuovo contesto meteo che si configura dopo metà mese e che, per come già esaminato in precedenza, descrive il profilo di una moderata irruzione maggiormente destinata ai balcani ed al mediterraneo orientale. In verità i dettagli di una tale irruzione sono ancora in esame e non si possono escludere sue influenze più dirette se non addirittura ancorate ad una certa retrogressione. Ma, in linea generale, la medesima appare, al momento, corrispondere alla classica ampia ed estesa sacca fredda destinata maggiormente all’europa orientale e ben supportata dalla rimonta di un anticiclone atlantico poco propenso a cedere troppo il fianco. Il disegno delinea la situazione generale prevista intorno ai giorni 16/17 ed identifica in modo chiaro il classico profilo con ampia onda positiva tra oceano ed europa occidentale ed ampia onda negativa sull’europa centro-orientale. Le possibilità che la medesima saccatura in rapida discesa verso sud o sud-est coinvolga la nostra penisola sono limitate e più prevedibili per l’adriatico o i settori di levante in genere, mentre è da ritenere assai concreta la associata possibilità di diminuzioni termiche e di una temporanea fase più fresca…
Pierangelo Perelli