Non è facile uscire da situazioni come quella che ci sta interessando e sta interessando il quadro euro-atlantico. In termine tecnico, e siamo nell’ambito di una configurazione di blocco, una dimensione rossby che vede affondo ad ovest in oceano e rimonta sub-tropicale sul mediterraneo e sul continente come in questo caso corrisponde a qualcosa che ha a che vedere con i classici pattern WR3 o anche EUH. Una possibile via di fuga da un contesto del genere è costituita dalla evoluzione verso un pattern ATL, secondo la quale l’alta pressione subisce un certo ridimensionamento ad ovest per effetto di una maggiore spinta zonale del flusso oceanico con la progressione, più o meno spinta, di correnti in quota sud-occidentali. Ebbene, questa possibilità è, effettivamente, nelle prospettive del prossimo futuro ma occorre anche considerare che il promontorio sub-tropicale non appare né così arrendevole e né così propenso a lasciare il campo in modo franco e definitivo. Il disegno mostra la situazione prevista in quota intorno ai giorni 21/22 e delinea, in modo chiaro, un profilo che vede la presenza del promontorio suddetto associata, però, ad una ondulazione ad asse disposto lungo una direzione sud-ovest/nord-est. Tutto questo non significa affatto chissà quali cambiamenti e peggioramenti, ma può significare una certa destabilizzazione, quanto meno temporanea, sul centro-nord o sul nord-italia. Tra l’altro occorre anche considerare, al netto dell’effettiva progressione ed ingerenza di un flusso sud-occidentale di questo tipo, l’insidiosità di disegni del genere in quanto associati a possibili netti contrasti, a decise correnti di alta quota e a loro stazionarietà relativa. In questo senso, comunque, l’equilibrio delle parti in gioco rimane incerto e sulla possibilità che, effettivamente, il medio termine possa registrare detto più o meno consistente cambiamento, c’è ancora molto da vedere. Rimane, in ogni caso, la sostanza di una situazione poco mobile, nella quale l’autunno delle perturbazioni atlantiche risulta assai ostacolato e nella quale il ramo afro-mediterraneo del sub-tropicale vuole mantenere un ruolo da protagonista. La simbologia del disegno intende rappresentare, tenendo conto di una isoipsa di riferimento, la possibile transizione descritta, ovvero quella del passaggio dalla situazione attuale o delle prossime 24 ore a quella del fine settimana associata ad un certo parziale cedimento dell’alta pressione lungo il suo profilo occidentale o nord-occidentale…
Pierangelo Perelli