La stagione continuerà a fare poco l’inverno e ad insistere su un contesto di matrice occidentale. Con nessuna configurazione di correnti fredde all’orizzonte, almeno sino a metà mese ma anche oltre, l’unica variazione al tema che avremo nel corso del prossimo futuro sarà una minore influenza del sub-tropicale ed un certo modesto abbassamento in latitudine del fronte polare. Davvero un pò poco, anche se quanto basta per passare da un tempo mite, nebbioso e relativamente stabile, ad un altro appena appena meno mite ed un pò più variabile e precipitativo. Si consoliderà, dunque, l’azione di uno zonale relativamente teso o associato a moderate ondulazioni, capace, quanto meno, di fornire qualche elemento di dinamicità in più e con alternanza di fasi stabili e fasi moderatamente perturbate. Il cambiamento menzionato, per la verità, non può proprio essere considerato così inapparente giacché sarà capace di fornire un tempo un pò meno mostruosamente mite e da sub-tropicale, nonché di fornire la neve in montagna e un pò di benefiche precipitazioni, ma non può neanche essere ascritto a quel sapore invernale che, seppur non così frequentemente, nel corso del mese di gennaio dovrebbe ogni tanto far capolino o presentarsi. Del resto, e la faccenda è pertinente con quanto detto, l’analisi a livello emisferico mostra il medio ed il lungo termine di un vortice polare tutt’altro che disturbato, ed anzi, piuttosto in salute ed assai geloso della propria riserva fredda. Il disegno si riferisce all’attuale situazione in quota nella quale spicca il promontorio foriero del tempo relativamente stabile e mite mentre la simbologia, a supporto di quanto sopra descritto, serve a mettere a confronto l’andamento attuale e quello previsto a metà mese, di una isoipsa di riferimento…
Pierangelo Perelli