L’episodio invernale in atto andrà evolvendo sulla base di una delle classiche evoluzioni che caratterizzano la storia di una depressione dinamica mediterranea. Una disposizione a rex-blocking corrisponde alla tipica irruzione in cui una sacca di aria fredda in quota si estende da nord-est a sud-ovest, eventualmente capace di spingere eventuali poli freddi associati, e, successivamente, in grado di disporsi con asse lungo i paralleli. E’ questo proprio il caso del trend che stiamo osservando e che si proietterà nei prossimi 3-4 giorni, comunque in un contesto di graduale indebolimento della medesima circolazione ciclonica. Tale indebolimento non sarà, però, così lineare e rapido. Tutt’altro. Un polo freddo in quota, naturalmente ciclogenetico, come quello attualmente in movimento tra francia meridionale, pirenei e mediterraneo occidentale, e che si allarga in direzione sud-ovest, tende o può tendere a mantenere attiva una situazione baroclina in cui contrasti ed elementi dinamici di un certo segno creano la persistenza, se non l’ulteriore rinforzo ciclonico od ulteriori azioni ciclogenetiche, di un disegno depressionario capace di determinare nuovi peggioramenti. Un conto, infatti, è l’irruzione che forza il sistema decisamente verso sud o sud-est facendo entrare il respiro anticiclonico, ed un altro conto è l’irruzione che si estende verso sud-ovest e che, in questo modo, tende a mantenere in mediterraneo la disposizione dinamica a sacca in cui all’azione fredda retrograda o anti-zonale risponde l’azione zonale di correnti umide da occidente ovviamente instabili. Ecco perché ad un primo relativo e modesto miglioramento, segnato dallo spostamento del sistema verso sud-ovest, potrà seguire un ritorno ciclonico con un nuovo peggioramento inquadrabile a 24/48 ore. In linea generale, e come detto, tuttavia, anche se non in modo rapido, la configurazione è poi destinata ad una maturazione ed alla classica maturazione che vede sia il disporsi dei flussi e della barica in senso barotropo e sia il progressivo colmamento che, seppur in una circolazione relativamente stagnante, allenta l’intensità dei fenomeni. Un preambolo questo che può preludere, in direzione del medio-lungo termine, ad un certo miglioramento dettato dal rialzo barico e dal subentro di correnti nord-occidentali. Il disegno delle situazioni generali del periodo 27 febbraio-02 marzo serve ad inquadrare l’evoluzione sopra descritta. Nella medesima si possono apprezzare i flussi e gli spostamenti dei centri barici in quota (colori e frecce) nonché il rapporto tra i medesimi e la storia della circolazione ciclonica dei bassi strati (linee bianche delle isobare), evidentemente intimamente associata alla dinamica di quanto accade in quota. Evidente il ritorno della depressione da ovest previsto a 24/48 ore in un contesto baroclino ed ovvero con la depressione al suolo decentrata rispetto al polo freddo in quota; ed evidente la successiva maturazione a situazione barotropa con chiusura, stagnazione ed indebolimento del sistema …
Pierangelo Perelli