Il disegno della situazione generale prevista per questo fine settimana ci racconta molto bene della fase in atto, e che poi è ancora quella del regresso stagionale e delle temperature sotto media di questi ultimi giorni. Questa fase andrà esaurendosi, e in modo deciso, a partire dall’inizio della prossima settimana, quando il flusso settentrionale verrà sostituito da un flusso occidentale a relativa componente anticiclonica. Ciò che non garantisce affatto, purtroppo ed altrettanto, la possibilità di piogge. Intanto, nell’ambito di questo corso settentrionale fisiologicamente arido di precipitazioni, risultano comunque possibili eventuali infiltrazioni, sempre da settentrione, in grado di produrre rapidi passaggi instabili come, per esempio, quello che attraverserà la penisola a 48 ore circa. Ma sul piano di fenomeni in grado di contrastare la siccità nulla di più. Il sub-tropicale continua a collocarsi fino a latitudini che impediscono franche influenze oceaniche e, come detto, anche il cambio che si preannuncia per la prossima settimana, pur annullando l’elemento delle temperature sotto media e dei venti freschi da nord-est, non sembra essere in grado di aprire in modo deciso la porta delle perturbazioni atlantiche. Una speranza in tal senso ce la offre comunque la seconda parte della settimana, quando nel contesto del flusso occidentale appare possibile il transito di un’onda negativa dalla consistenza delle onde che, effettivamente, possono produrre il passaggio di un sistema frontale degno di tale nome. Troppo presto, però, per avere certezze al riguardo…
Pierangelo Perelli