La conferma di una evoluzione che, nel corso dei giorni di fine mese, privilegia l’affermazione di un promontorio iberico-mediterraneo, sostiene anche la persistenza di un disegno che continua ad essere sfavorevole all’atlantico. Detto promontorio non mancherà di produrre una certa stabilizzazione nel segno anche di rialzi termici. Nulla a che vedere con una classica espansione azzorriana ovest-est; tutto piuttosto assimilabile, invece, alla intraprendenza del sub-tropicale, ramo africano, già in grado di produrre, sull’iberia, prime relative ondate di caldo. Forse, e meglio così, lo stesso promontorio non si configurerà, tuttavia, come una decisa e duratura affermazione in mediterraneo centrale, ma tenderà, ad inizio mese, a cedere sul fianco orientale per aprire ad infiltrazioni settentrionali. Non cederà, però e probabilmente, più ad ovest ed alla longitudine dell’iberia, dove, ahimé, sembra intenzionato a mantenere, se non addirittura a consolidare, la barriera che obbliga il flusso umido atlantico a deviare verso nord o nord-est o a frenare in vorticità, continuando a favorire, pertanto e dalle nostre parti, condizioni di precipitazioni scarse ed occasionali. Fino a quando questa ridistribuzione del promontorio più ad occidente sia destinata a condizionare il tempo della nostra penisola e sia destinata a mantenere la situazione di un flusso settentrionale più o meno a componente anticiclonica o più o meno associato ad infiltrazioni settentrionali od orientali, difficile dirlo. In linea generale non sembra, comunque, che, quanto meno fino a tutti i primi giorni di maggio, possa esserci una apprezzabile modifica di tale configurazione. Il disegno si riferisce alla situazione prevista in quota tra fine mese ed inizio maggio, mentre la simbologia serve a rappresentare la ridistribuzione barica descritta, a partire dai giorni 28/29…
Pierangelo Perelli